Un esposto inviato dal Gruppo Consiliare La Pigna alla Procura di Forlì sulle mascherine acquistate tramite affidamento diretto da Ausl Romagna ha fatto scattare un’indagine e questa mattina La Pigna ha illustrato una serie di elementi emersi dalla documentazione acquisita tramite accesso agli atti. Sotto accusa il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Ausl Romagna (nonché sindaco di Ravenna) Michele de Pascale.
A illustrare le novità emerse Veronica Verlicchi (Capogruppo del gruppo consiliare La Pigna,Città-Forese-Lidi nel Consiglio Comunale di Ravenna) e Marco Mastacchi (Presidente del gruppo Rete Civica nell’assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna). “Abbiamo inviato una Pec a Bonaccini nel marzo del 2020 per chiedere una verifica sulla società Codice srl (di Gianluca Pini, ndr) perché risulta essere una società che si occupa di tutt’altro. Le certificazioni delle mascherine, secondo le normative del periodo, dovevano essere rilasciate dall’Istituto superiore di Sanità. Noi chiediamo: chi certifica le mascherine? Ci viene risposto: “Il responsabile della farmacia”. Abbiamo chiesto lumi anche a De Pascale ma senza ricevere risposta. Bonaccini e De Pascale erano informati dei fatti, ma non hanno assolto il loro ruolo, senza verificare i dubbi che avevamo sollevato”. La Pigna chiede inoltre l’istituzione di un commissario straordinario per l’Ausl in seguito alla gestione delle forniture delle mascherine del 2020. In vista anche un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. (Video Massimo Fiorentini)