Ravenna capitale italiana dei furti: è corsa ad installare allarmi

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Sempre più cittadini decidono di proteggere le proprie abitazioni con impianti di sicurezza e videosorveglianza. Ce ne sono di diversi tipi e per ogni portafoglio. Se realizzati da ditte specializzate, per le abitazioni più piccole si può partire da poco più di mille euro fino ad arrivare, per i sistemi più complessi e case più grandi, a spese vicine ai 7-8mila euro. La classifica del Sole 24 Ore, nell’ambito dell’indagine “Qualità della vita”, colloca la provincia di Ravenna al primo posto in Italia per furti in abitazione. L’attenzione dei cittadini è massima e già da tempo le richieste per impianti di sicurezza sono aumentate: «L’interesse continua a essere molto alto – conferma Roberto Valgimigli, titolare della Vr Sistemi –. Da diversi anni molti cittadini decidono di dotarsi di impianti anti-intrusione che utilizzano soprattutto quando si trovano all’interno della casa. Purtroppo, è ormai consolidata l’abitudine dei ladri di entrare nelle abitazioni nonostante la contemporanea presenza dei proprietari. I furti si concentrano a notte inoltrata; molto spesso rubano il portafoglio o l’orologio lasciato sul tavolo. Sono azioni veloci, ma generano inquietudine in chi le subisce. Nella maggior parte dei casi le persone si rivolgono a noi dopo che hanno subito un furto; si sentono violate e vogliono evitare che simili episodi si ripetano». Valgimigli parla di ladri esperti, che arrivano anche dove le persone non immaginano: «Sono veri acrobati, possono arrampicarsi su cornicioni e tubature. Le persone che hanno dotato le finestre di inferriate si sentono al sicuro, ma ormai i malintenzionati riescono ad aggirare anche questo. Usano il crick o delle leve in modo da produrre un varco. L’inferriata rallenta solo l’azione, non la evita. Di fronte a questi fenomeni, l’impianto di sicurezza diventa un valido alleato delle famiglie. Ci sono ottimi sistemi di ultima generazione. Da un po’ di tempo sono molto richiesti i sensori volumetrici da esterno; bisogna proteggere i possibili varchi come finestre, tapparelle, porte. L’importante è saperli posizionare; devono essere concepiti correttamente da esperti del settore, altrimenti si rischiano falsi allarmi o scarsa efficacia. Altrettanto importante è una periodica manutenzione». Antonio Petruzzelli della Pa Impianti sottolinea che la maggior parte delle richieste dei cittadini si concentra su sistemi di protezione esterna e videosorveglianza. Le telecamere spesso vengono posizionate in prossimità dei punti più vulnerabili: «Nell’ultimo periodo realizzo sempre meno impianti da interno – dice Petruzzelli –. Questi ultimi si attivano soltanto quando i ladri hanno già fatto il loro ingresso. I clienti chiedono di intervenire prima, anche per evitare possibili danni. La soluzione migliore è abbinare l’impianto anti-intrusione alla videosorveglianza. Ci sono diverse tecnologie, che si possono attivare con il movimento, o con il calore o le persone. Gli impianti più raffinati distinguono anche le persone dagli animali, se di piccole dimensioni». Petruzzelli spiega che molte richieste giungono da campagne e periferie, dove i cittadini si sentono più vulnerabili.

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