Ravenna, bimbi al freddo a scuola. Mamme pronte allo "sciopero"

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Cent’anni fa le scuole elementari accendevano le stufe in occasione di Santa Caterina, 25 novembre, secondo un calendario rigido e indifferente alle condizioni climatiche. Oggi i bambini della scuola primaria Garibaldi di via Rubicone non sono più fortunati dei loro coetanei di un tempo, perché da settimane, lamentano i genitori, frequentano le lezioni al freddo, con termosifoni mal funzionanti o del tutto spenti nelle classi, in mensa e in palestra.

Influenza e freddo

Classi che appaiono decimate per sindromi da raffreddamento e dalle prime forme influenzali, tornate alla carica dopo due anni di Covid. L’accensione differita degli impianti e la temperatura fissata a 19° in nome del risparmio energetico già apparivano misure severe, ma passare intere giornate sui banchi al freddo ha allarmato genitori e insegnanti a tal punto da sollevare il problema. «Dopo le segnalazioni – racconta una mamma di un’allieva di quinta - il preside ha allertato i tecnici comunali che di recente hanno verificato il mancato funzionamento dell’impianto. Ma al momento non sappiamo cosa accadrà. Non vorremmo arrivare alle vacanze di Natale in queste condizioni».

Mamme preoccupate

I piccoli ravennati di un tempo, specie in campagna, dovevano presentarsi a scuola ciascuno con un poco di legna per alimentare la stufa, oggi invece alla Garibaldi, scuola primaria, con più di 10 classi, inserita nell’istituto comprensivo Darsena, si presentano con doppie felpe, e indossano durante le lezioni giubbotti pesanti, guanti e qualcuno arriva con copertine per proteggere le gambe. «Al momento sappiamo che ci sono problemi all’impianto, un guasto può succedere, ma almeno venga messa in atto una strategia per risolvere la questione e vengano comunicati i tempi, oppure si avanzino soluzioni alternative. Mia figlia, come altri, è malata e non vorrei che dovesse tornare a scuola al freddo. Con i rappresentanti di classe stiamo valutando di scrivere una lettera al Comune. C’è anche l’idea di non fare entrare i bambini a scuola perché nonostante sia stato un autunno mite, siamo comunque alla fine di novembre e le temperature scenderanno».

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