I t-red all'incrocio della morte

Rimini

RAVENNA. Non si accontenta della firma dell’accordo con l’Anas per la realizzazione della rotatoria nell’incrocio della morte, siglato venerdì scorso, il sindaco Fabrizio Matteucci rilancia. E per risolvere il problema dell’intersezione tra via Ravegnana, l’Adriatica va alla carica e chiede l’installazione dei T-red. Ovvero i dispositivi digitali utilizzati in corrispondenza dei semafori per rilevare e multare chi passa con il rosso.

L’infrazione viene registrata da una doppia telecamera che riprende il transito e permette l’identificazione dei veicoli tramite lettura della targa. «A margine della firma dell’accordo, ho avanzato la mia ferma richiesta ai dirigenti dell’Anas: adesso voglio i T-Red - scrive in nota nota Matteucci - i T-Red omologati sono regolari: se passi con il rosso paghi la multa. Li voglio e li voglio immediatamente. La loro autorizzazione è potere dell’Anas. Chiedo che l’ok venga dato adesso. Ho informato di questa mia richiesta il prefetto Fulvio della Rocca che, come per le procedure per la rotonda, se ne occuperà personalmente. Con l’ok dell’Anas, il Comune di Ravenna è in grado di installare gli impianti entro il 30 marzo». Il dispositivo dovrebbe attivarsi solo durante la fase di rosso del semaforo trattenendo le immagini che documentano l’infrazione. Mai visti in città, i semafori T-red o come vengono definiti da alcuni “telecamere semaforiche”, non godono di ottima reputazione a cominciare da Forlì, dove sono stati installati nel centro urbano. In passato in molte città hanno creato problemi fra i ricorsi degli automobilisti, processi e condanne per costruttori e installatori. A creare i maggiori problemi e diluvi di multe in più occasioni sono stati gli errati conteggi dei secondi che intercorrono fra l’arancione e il rosso (4 secondi e 90 centesimi) e la conseguente taratura del fotogramma. Da qui gli appellativi di "vampiro rosso" e di "trappola" per automobilisti. Correttamente funzionanti i T-red dovrebbero limitare i casi di mancato rispetto del semaforo rosso, flagello che ha aumentato nel tempo la pericolosità dell’incrocio maledetto.

A commento dell’iniziativa del sindaco, a breve giro di posta, come ormai avviene sempre nelle ultime settimane, arriva la replica del capogruppo di LpRa Alvaro Ancisi che bacchetta Matteucci perché non «abusi oltre della disponibilità e della signorilità del prefetto, che ha voce per comunicare con la cittadinanza senza che il sindaco se ne faccia megafono interessato e distorcente». L’installazione dei T-red secondo Ancisi è competenza esclusiva del Comune a cui serve solo l’autorizzazione dell’Anas. Non serve il prefetto a nascondere che Matteucci avrebbe avuto tutto il tempo e l’obbligo di farlo prima, quando già si moriva su quell’incrocio e noi gli chiedevamo insistentemente di fare qualcosa più che niente».

 

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