Appartamenti, negozi e un museo "subacqueo"

Rimini

RAVENNA. Il waterfront di Marina di Ravenna è destinato a cambiare. L’architetto Caterina Fuchi svela quello che sarà il nuovo “orizzonte” del paese a due passi dal canale Candiano, in prossimità dello storico attracco dei traghetti.

Il progetto prevede la realizzazione di un museo, che con ogni probabilità ospiterà l’esposizione delle attività subacquee, e di una struttura che propone tre torri, per un’altezza massima di cinque piani fuori terra, dove sono destinate a trovare spazio attività commerciali ed edilizia residenziale. Dalla delibera appena approvata dalla giunta risulta che il piano proposto impegna una superficie di 2.574 metri quadri su i 3.886 mq ammissibili. La potenzialità edificatoria verrà concentrata in tre edifici a torre, in un edificio in linea posto a ovest e al museo che impegnerà circa 700mq.

La giunta comunale ha dato nei giorni scorsi il via libera al piano urbanistico attuativo Rq01 “Capitaneria di porto” via Molo Dalmazia. L’area è compresa tra via Molo Dalmazia a nord, via Vecchi a est e via Thaon de Revel a sud. Il progetto insiste su un’area demaniale di proprietà dell’Autorità portuale: «Il piano urbanistico è in corso di preparazione – spiega l’architetto Caterina Fuchi -. Si è avviato l’iter per l’approvazione. Il piano verrà istruito dagli uffici comunali. Si suppone che tra circa 8 mesi il piano diverrà attuativo. Dopodiché è presumibile che l’Autorità portuale possa emettere un bando di evidenza pubblica per trovare il soggetto attuatore».

Sempre dalla delibera si apprende che «sul lungo canale una vasta area pedonale ad uso pubblico è interrotta da un porticato che separa la piazza ad est, cui afferiscono il museo e le attività commerciali e/o di servizio, dall’area attrezzata a ovest, sulla quale si attestano gli edifici destinati prevalentemente a residenza».

Marina continua dunque a trasformarsi, incurante anche del ribasso della valutazione degli immobili che nelle indagini più recenti mostra, nell’ultimo anno, una perdita del valore di mercato di oltre il 7% delle nuove realizzazioni. Questa volta la trasformazione anziché guardare verso il mare aperto - come successo per Marinara, oggetto oggi di innumerevoli polemiche - muta in uno dei suoi angoli più amati e frequentati: quello a ridosso del Candiano e di fronte a Porto Corsini.

Parte importante del piano è riservato al nuovo museo che pare destinato a ospitare, probabilmente in maniera permanente, il museo nazionale delle attività subacquee che nei prossimi mesi troverà sistemazione nella sede dell’ex circoscrizione di Marina in piazzale Marinai d’Italia. «Per noi è fondamentale - commenta Sergio Sangiorgi della Pro Loco di Marina - trovare una soluzione che garantisca che il museo delle attività subacquee rimanga a Marina».

 

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