Locali, ecco le regole

Rimini

RAVENNA. La musica potrà restare accesa fino a mezzanotte. Ma sarà vietato ballare. La giunta mette finalmente nero su bianco le regole per i locali, dal centro fino al mare, dopo le polemiche che tennero banco lo scorso anno dopo le visite (e le multe) delle forze dell’ordine che più di una volta hanno fermato feste in corso.

Le nuove disposizioni governative per i piccoli trattenimenti e gli spettacoli nei locali erano arrivate sull’onda della semplificazione, poi nel 2013 la doccia fredda del ministero dell’Interno con nuove restrizioni e infine ecco la pubblicazione dell’ordinanza comunale che mette in chiaro tipologie e regole. Il nemico numero uno per tutti resta il ballo, i piccoli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande infatti per non dover cadere nello spinoso iter autorizzativo del pubblico spettacolo devono guardarsi bene dal promuovere qualsiasi tipo di evento che faccia venire voglia di ballare.

Non più di 100. In allegato la delibera di giunta riporta la definizione dei piccoli trattenimenti e degli spettacoli rigorosamente sotto le 100 persone ed elenca orari, modalità di svolgimento e di pubblicizzazione, e il tipo di strumenti musicali. Fra le novità spicca il prolungamento dell’orario per le attività di spettacolo dalle 16 alle 24 e non più alle 23, fatte salve le disposizioni in tema di inquinamento acustico. Dalle 24 alle due la diffusione della musica potrà essere solo di sottofondo. Seguendo le norme nazionali che vincolano il ballo alle autorizzazioni per il pubblico spettacolo i locali in città come sulla spiaggia potranno promuovere: «rappresentazioni musicali con strumenti, diffusione di musica con presenza di disc jockey, cabaret, nonché esposizione di opere artistiche, presentazioni di libri e conferenze, giochi e quiz fatta salva l’esclusione di trattenimenti danzanti».

Un tetto alle serate. Senza snaturare lo spazio, i locali dovranno mirare ad eventi non di grande richiamo, rigorosamente a ingresso gratuito, senza maggiorare i prezzi delle consumazioni, senza pubblicità disgiunta dalla attività di somministrazione e di ristorazione per un numero di massimo di 20 giornate l’anno al chiuso, 16 all’aperto, se le emissioni acustiche superano i valori limiti stabiliti.

I commenti. Un quadro che Giacomo Costantini di Confersercenti nonostante tutto definisce positivo: «Ravenna è fra i primi comuni che ha fatto un regolamento che riunisce le nuove normative sugli eventi sotto le 100 persone. Per questi se rispetteranno i limiti indicati non ci sarà più bisogno di autorizzazioni. Siamo soddisfatti anche per l’ampliamento degli orari che ci pongono in linea con le consuetudini europee e ci proiettano in una dimensione da capitale europea. Aspettiamo di sapere le regole per gli eventi fra i 100 e le 200 persone. Sul ballo infine già la normativa nazionale pone severe restrizioni. Avanzeremo delle osservazioni in accordo con Ascom».

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