La triste estate senza mundial che fa piangere i bagnini

Calcio

RAVENNA. La macchina dell'Italia in versione mondiali di calcio, trepidante davanti alla Tv è ferma, in disarmo, umiliata da una squadra che non vince e rimane a casa. Tra le “vittime” del disastro sportivo c'è anche la stagione balneare. Dalla prossima settimana niente maxi schermo, gadget e menù propiziatori in riva al mare. La spiaggia ravennate manterrà i ritmi e i riti di sempre e lo sport sarà solo quello giocato con passione sulla sabbia. «L'anno dei mondiali - assicura il presidente della cooperativa bagnini Maurizio Rustignoli - si costruiscono serate a tema, cene e aperitivi. Per noi è un valore aggiunto. Di fatto i calendari degli eventi seguono l'andamento dei gironi. Una partita dell'Italia durante la settimana ti porta un pubblico che solitamente i bagni non hanno. Ci sono gruppi che si prenotano per vivere insieme le emozioni mondiali». Un rammarico condiviso anche da Fabio Zanelli del Cayo loco di Lido di Classe. «La differenza dalle altre edizioni si nota eccome, l'Italia al mondiale vuol dire almeno tre partite al primo turno e poi le fasi successive. Per noi significa una possibilità in meno di aggregare persone e tifosi. Il danno economico si percepisce nelle cene e nelle serate mancate». E allora niente pizze al metro, piadine a profusione, birre, spritz ben auguranti e menù tricolori. «Per noi - garantisce Rustignoli - la partita si guarda con il tris romagnolo: tagliatelle verdi strozzapreti panna e speck, cappelletti al ragù a prezzi modici per tutta la famiglia. Non posso quantificare i mancati introiti da presenze e vendita di gadget, non si tratta solo di una sconfitta sportiva. La gente vive con orgoglio e rispetto il tricolore. La stagione 2017 rimarrà negli annali per il meteo e il calendario favorevole, non ripetibile, quest'anno comunque abbiamo perso una grande occasione». La prende con più filosofia Ivan Turci del bagno Levante di Lido di Savio, raggiunto al telefono: «Abbiamo una clientela stanziale che resta negli alberghi e negli appartamenti a vedere la partita e per noi cambia poco. Certo se la Germania vince venderemo più birra - e ridendo conclude - se vuole però le lascio la formazione per far ripartire l'Italia».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui