Bike sharing, i vandali non fermano l’innovazione

Ravenna

RAVENNA. Da circa un mese sono circa 400, le cosiddette “biciclette a flusso libero” disseminate sul territorio comunale dalla start up di Singapore Obike per garantire il servizio di mobilità condivisa. A giorni saranno disponibili i primi dati sul gradimento dei ravennati e dei turisti ma anche su i primi danneggiamenti e furti, un male quello del vandalismo inestirpabile da non ingigantire, secondo Andrea Crociani, responsabile di Obike Italia. Intanto sui social si moltiplicano le segnalazioni e le foto delle biciclette gialle buttate a terra fra le sterpaglie o letteralmente a mollo in una fontana, come è avvenuto a Milano Marittima.

Segnalazioni

«A breve - racconta Crociani - presenteremo ai comuni i primi resoconti. Sui danneggiamenti non vogliamo dare visibilità alla stupidità. Non entro nel merito degli episodi di vandalismo che pur ci sono stati. Vogliamo educare a cose positive. Posso dire che la maggior parte ha capito il servizio e abbiamo avuto esempi di civismo con la segnalazione da parte di cittadini di eventuali usi impropri delle biciclette. A quel punto il nostro servizio di manutenzione interviene. Oltre ai cittadini abbiamo lanciato un’offerta agli hotel per il posizionamento delle bici per i clienti con una sorta di abbonamento». Se il colosso asiatico ha intenzione di espandere la propria presenza in Italia (12mila bici), affrontando la concorrenza di soggetti come Ofo (Cina), Mobike (Cina), in Romagna la sperimentazione avviata parte grazie ad accordi con le amministrazioni locali che si vedono attuato un servizio a costo zero e a due realtà locali che da anni si occupano di mobilità ciclabile. Si tratta di Centroinbici di Fulvio Tura, ravennate, pioniere del bike sharing in Romagna, che si occupa della manutenzione e del riposizionamento delle biciclette e la cooperativa Etabeta di Cervia, attiva nei progetti in ambito turistico e ambientale, che segue gli aspetti promozionali. «Con Cesenatico, Misano, Riccione e Cattolica spiega Crociani - abbiamo ormai coperto la riviera con 2mila biciclette ma vorremmo arrivare a 15mila, ma vogliamo farlo in accordo e su richiesta dei comuni. Abbiamo già i mezzi da posizionare su strada. In Romagna le amministrazioni non ci hanno chiesto oneri aggiuntivi, come è avvenuto altrove penalizzandoci».

Come funziona

Il sistema di noleggio delle biciclette a flusso libero (free floating) convive con le biciclette reperibili in città gratuitamente in apposite rastrelliere secondo un utilizzo che prevede la riconsegna nello stesso luogo di prelievo. Per utilizzare le biciclette gialle l’utente può scaricare gratuitamente l’app di OBike sul proprio smartphone, in questo modo può anche sbloccare l’antifurto in dotazione attraverso il QR code. Ciò che cambia è la possibilità di lasciare la bici parcheggiata una volta raggiunta la meta, senza dover per forza tornare al punto di partenza. L’utilizzo del servizio costerà 50 centesimi ogni 30 minuti.

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