Digiuna da 52 giorni per i diritti degli animali

RAVENNA. La protesta di Davide Battistini per liberare i cani dalle catene non si ferma. Lo sciopero della fame è giunto ieri al 52° giorno. Il suo fisico è molto provato ma l’animalista ravennate è determinato ad andare avanti, anche perché le risposte pervenute dalla giunta dell’Emilia Romagna non lo hanno certo soddisfatto. L’assessore regionale Carlo Lusenti, affidandosi a una stringata dichiarazione, ha fatto sapere che sono necessari «ulteriori approfondimenti» sul regolamento attuativo della legge del 2013 sugli animali da affezione. Battistini bolla l’uscita di Lusenti come una «barzelletta indecente». «Chiedo all’assessore cosa hanno fatto da un anno a questa parte - dice Battistini -. Gli approfondimenti che oggi invoca non si sarebbero potuti svolgere prima? Mi piacerebbe poter rivolgergli alcune domande, a partire dal perché non siano stati interpellati per tempo l’ufficio regionale veterinario e l’ufficio regionale legale».

Battistini dunque non si ferma, con serie conseguenze per la sua salute: «Ho forti crampi e dolori soprattutto al torace - dice l’attivista -, trovo sollievo soltanto quando mi stendo a letto. All’ultimo controllo il medico che mi sta seguendo ha rilevato un’anemia ancora tollerabile mentre i leucociti sono totalmente assenti, ciò vuol dire che sono molto vulnerabile. Sono debole ma andrò avanti in nome degli ideali che stanno guidando questa battaglia di giustizia a favore degli animali».

Solo un’azione politica concreta potrebbe indurlo a sospendere lo sciopero della fame. «Chiedo a Vasco Errani, presidente della Regione, di prendere un impegno scritto in cui sia indicata una data entro la quale la legge potrà essere totalmente applicabile. La sua giunta se ne è fregata, ma confido che Errani affronti il problema. Qualora il presidente indicasse una data e non fosse indecentemente in là nel tempo, potrei sospendere lo sciopero».

La battaglia di Battistini è sostenuta anche da una petizione sul web (sul sito www.petizioni24.com) che ha raggiunto circa 5.800 sottoscrizioni. «Voglio che la legge regionale 3/2013 sia applicata subito - spiega Battistini -, i cani liberati dalle catene e custoditi in recinti degni di un paese evoluto e civile». Tra le richieste contenute nella petizione vi è quella di inserire nella legge 9 metri quadrati come misura minima dei recinti per un singolo cane e un aumento razionale di superficie per ogni cane introdotto in aggiunta.

Davide Battistini annuncia anche che sabato prossimo sarà a Bologna. Insieme ad alcuni attivisti darà vita a una protesta di fronte alle sedi dei quotidiani La Repubblica e l’Unità: «Gli organi di stampa devono sapere cosa sta succedendo e far conoscere la nostra battaglia in difesa degli animali. Ci ritroveremo alle 12,30 di fronte alla sede de La Repubblica. Chiedo a tutti gli attivisti e agli amici di verificare, prima di partire per Bologna, i termini di svolgimento della protesta tramite la pagina Facebook “scatenare diritti”».

Roberto Artioli

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