I 106 anni da romanzo di nonna Germana

Ravenna

RAVENNA. Spegnere 106 candeline non è impresa da tutti, ma la signora Germana Beltramelli Spano sa bene cosa vuol dire vivere la vita intensamente. Ha attraversato il Novecento e due guerre mondiali intrecciando il proprio destino personale alla grande Storia. Oggi festeggia il compleanno con le tre figlie Simonetta, Patrizia e Valeria sei nipoti e i pronipoti Christian ed Elena, una famiglia che ha sentito raccontare da sempre storie di mare e di Marina. Proveniente da una nota famiglia di Ravenna, Germana, figlia del notaio e presidente della Provincia Filippo Beltramelli e di Maria Pirazzoli (figlia del notaio Giuseppe) si sposò in giovanissima età con l’ufficiale di Marina, Renato Spano, poi comandante del sommergibile Luigi Galvani, medaglia d’argento al valor militare e discendente di una famiglia con la vocazione del mare da 150 anni. Tra i familiari che indossarono la divisa, infatti, c’è il padre di Renato, l’ammiraglio Matteo Spano che prese parte alla famosa beffa di Buccari con Gabriele D’Annunzio, l’incursione dal valore simbolico condotta nel 1918 con motoscafi siluranti Mas ai danni delle navi della marina austro-ungarica attraccati nella baia di Buccari, nel Quarnaro. Questa e altre vicende hanno attraversato le generazioni della famiglia Spano grazie alla memoria della signora Germana che negli anni Sessanta partecipò come madrina all’inaugurazione del monumento al Marinaio e ai caduti del mare posto nei pressi del cimitero monumentale. Dai racconti di famiglia emerge il periodo vissuto a Taranto prima che il comandante Spano partisse in missione per Massaua, Eritrea, sul sommergibile Galvani, affondato dagli inglesi. E i giorni tristi della prigionia in India durata 4 anni. A Ravenna la signora Germana aspetterà il ritorno del marito che morirà nel 1958 lasciandola con tre figlie. «Nonostante tutto - assicura il nipote Davide Giacomelli - non ha mai perso il sorriso dedicando tutta la sua vita a crescere fieramente e dignitosamente da sola la sua famiglia».

Serena e lucida

Una serenità che accompagna anche il presente della festeggiata. «Della sua salute non ci lamentiamo - spiega la figlia Simonetta - è ancora lucida, ama uscire anche se non cammina più, per andare al mercato e in estate le andare al caffè per l’aperitivo. Ma non sappiamo se è la ravennate più longeva». E dal servizio statistica del Comune arriva la risposta che per ora toglie il primato alla signora Germana: la ravennate più longeva risulta essere una signora nata nel 1909, segue un cittadino del 1911 e tre signore del 1912, fra le quali appunto la signora Spano.

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