Le donne ravennati del Pd in prima fila per chiedere più spazio
Bakkali
«Il tema dell’equilibrio di genere deve entrare nell’agenda del partito - spiega l’assessora alle pari opportunità Ouidad Bakkali - non partiamo dall’anno zero, nel governo a guida Pd si sono strutturate politiche di genere sul femminicidio con risorse che non si vedevano da tanto tempo, abbiamo lavorato sulla conciliazione con bonus per le famiglie. Ma va abolito il dipartimento mamme, le donne non sono solo madri. Si tratta di un documento aperto, trasversale, non di corrente, e mi aspetto anche adesioni maschili. Qui si pone una questione di cultura politica che non è legata a Renzi, o chi c’era prima, tutti uomini. Lo vedo come un invito a ragionare, a spronare noi donne per prime, quando tendiamo ad adattarci alla predominanza maschile presente in politica. Su questo mi metto in discussione io per prima. Vogliamo essere al passo con la società in cui viviamo».
I nomi
Nell’elenco tante le esponenti del ravennate: Anna Alberelli e Chiara Berti del direttivo di Castel Bolognese; Marilanda Biondi del circolo di Lugo e Alessandra Fiorini della segreteria comunale di Lugo, Sabrina Mondini segretaria comunale, nonché la consigliera comunale Marta Garuffi; e ancora Concetta Genovese segretaria di circolo a Faenza; Maria Macheda del circolo di Cervia; Gigliola Poli di Imola. A queste si aggiungono 26 tra amministratrici e dirigenti delle altre province romagnole, compresa l’assessora alle regionale alle pari opportunità Emma Pettitti per un totale di 33 firmatarie.