Il figlio morì di leucemia a 27 anni: lascia l’eredità a Ematologia

Ravenna

RAVENNA. Non capita spesso di raccontare storie esemplari, gesti d'amore capaci di raggiungere e dare speranza a tante persone. Quella della signora Anna Guarnieri entra di diritto in questa ristretta categoria. A lei si deve la donazione a favore dell'Ausl Romagna e all'unità operativa di Ematologia di 120mila euro in memoria del figlio Mauro Boscherini, malato di leucemia e scomparso nel 1992. Queste le volontà testamentarie della signora Anna scomparsa nel 2013, che con grande umanità ha deciso di aiutare altri giovani affetti dalla stessa patologia del figlio.

La storia

A ricordare la vicenda di Mauro sono rimasti i cugini della signora Anna, fra questi Giuseppe Guernieri racconta commosso: «È stato un momento molto duro per Anna. Suo figlio aveva appena 27 anni e si sarebbe dovuto sottoporre ad una importante terapia, ma purtroppo la sera prima della data prefissata è intervenuta una febbre fortissima dalla quale Mauro non si è più ripreso».

Ieri alla direzione sanitaria dell’Ospedale si è svolta la cerimonia di consegna alla presenza del primario, Francesco Lanza, dei rappresentati della famiglia Guernieri e dell'avvocato Biagio Madonna che ha curato le volontà testamentarie. La donazione permetterà di effettuare uno studio di due anni su 100 pazienti affetti da leucemia acuta mieloide, per ottimizzare l’iter diagnostico tramite un unico test, individuare nuovi e più sensibili marcatori di malattia, personalizzare la terapia infine arrivare ad una conoscenza più approfondita delle cause di sviluppo della patologia. «Sono stato onorato di aiutare la famiglia nel percorso che ha portato a perfezionare la donazione – ha raccontato l’avvocato Madonna –, per di più Mauro faceva anche i miei stessi studi, lui e la sua famiglia li sento molto vicino. In questi anni è stato venduto l'appartamento della signora Anna e la somma ottenuta ora andrà in favore del progetto ideato qui a Ravenna per dare corso alle volontà testamentarie. Ho vigilato perché la donazione non finisse in spese di carattere generale. L'iter è stato complesso ed ha richiesto del tempo. Il progetto coinvolgerà un medico ematologo e un biologo in materia molecolare. Ora attendiamo il bando dell'Ausl per l'assegnazione dell'incarico».

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