Cannabis, prescrizioni in aumento ma le farmacie sono a secco

Ravenna

RAVENNA. Le scorte di cannabis a uso terapeutico scarseggiano e le farmacie sono in difficoltà. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi a livello regionale, ma anche dal Ravennate giungono conferme della difficoltà a garantire i medicinali.

Sempre più prescrizioni

I malati cui viene prescritta una terapia a base di cannabis sono sempre di più, ma al momento il sistema di approvvigionamento appare insufficiente.

«Stiamo vivendo sul territorio un problema che è diffuso in tutta Italia – commenta il direttore della Farmacia comunale n. 8, Gabriele Taglioni –. In Italia esiste un unico produttore autorizzato; si tratta dello stabilimento farmaceutico militare di Firenze. L’unica alternativa è rappresentata da produttori europei, soprattutto dall’Olanda».

La Farmacia comunale n. 8 ha iniziato a vendere i farmaci a base di cannabis da poco più di un anno poiché a fine 2016 la norma regionale che ne disciplina la commercializzazione è divenuta operativa.

«I problemi di reperimento di questi farmaci – dice Taglioni – sono emersi già a metà del 2017; dopo pochi mesi dalla vendita di questi medicinali è stato chiaro che le risorse erano insufficienti. Nella nostra attività riscontriamo che sono sempre più diffuse le prescrizioni per preparati a base di cannabis. Al momento abbiamo 13 pazienti che si rivolgono a noi per seguire questo tipo di cure che sono utilizzate per lo più per patologie legate al dolore spastico per fibromialgia, per sclerosi multipla, oppure per dolori muscolari che non rispondono ad altre terapie, per inappetenza e nausea legati a Hiv o a pazienti terminali. Come si comprende la cannabis può essere usata in risposta a diverse malattie. Anche se diversi medici continuano a essere molto restii verso questi trattamenti, noi stiamo notando un incremento di questi percorsi».

Scorte terminate

La Farmacia n. 8 ha terminato le scorte e ora è in attesa di essere rifornita: «La scorsa settimana abbiamo esaurito le disponibilità – dice Taglioni – e ora siamo in attesa delle nuove scorte, perché abbiamo alcuni clienti che ne hanno fatto richiesta. Attendiamo i prodotti entro febbraio. La disponibilità di questi medicinali deve essere garantita, perché chi intraprende la terapia necessita di continuità. Sono trattamenti da interrompere solo su prescrizione medica. Quindi la disponibilità di scorte è molto importante».

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