Pri, Gambi e Babini non mollano: «Avanti con l'alleanza con Verdini»
L’Edera e il simbolo
«Abbiamo ottenuto due risultati – spiega Gambi –: l’eliminazione di Nucara, responsabile dell’oblio del Pri e la fine della collaborazione con il centrodestra. Siamo riusciti al termine di una battaglia durata 10 anni. Ritengo che sia molto più importante trovare un posto nella coscienza dei cittadini piuttosto che un posto in Parlamento. Vogliamo discutere di Europa, di economia, degli 11 milioni di disoccupati e dei 4 milioni di poveri presenti in Italia. L’unico modo per farlo è di riportare il simbolo dell’Edera sulle schede. Ogni altra soluzione come essere ospite di liste altrui o trovare un buon posto in lista non ha prodotto risultati. Il problema non è Verdini ma è capire se si è d’accordo su questo. E poi se va bene Tabacci che sostiene la Bonino non capisco perché per Verdini che ha tenuto in vita il governo, e che ci permette di presentare senza contrapartite improvvisamente sorgono problemi».
Il buon senso
Il comitato elettorale guidato da Renato Lelli lavorerà alla costruzione delle liste per i collegi uninominali e per quelli plurinominali, l’intenzione è quella di presentare il simbolo ovunque anche se i tempi sono stretti e il termine ultimo è il 29 gennaio. «L’impianto proporzionale della nuova legge elettorale – spiega Gambi – si caratterizza sui simboli e l’Edera ci deve essere. Chiediamo una cosa normale e auspichiamo una scelta di buon senso da parte della direzione ravennate». La possibilità che il segretario provinciale e comunale si candidano al momento è remota.