Finisce l'epoca Matteucci

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RAVENNA

Massimo Matteucci dopo 21 anni alla presidenza lascia la guida di Cmc: oggi l’assemblea del colosso della cooperazione ravennate approverà il bilancio consuntivo 2016 ed eleggerà il consiglio di amministrazione che mercoledì prossimo nominerà il nuovo presidente. Il nome accreditato è quello del vicepresidente Alfredo Fioretti, secondo una scelta di continuità.

Nella Cmc dal 1973

Matteucci assunto nella grande cooperativa nel 1973, a soli 21 anni viene eletto presidente nel 1996. Al vertice del colosso delle costruzioni si trovò ad affrontare una delle peggiori crisi interne con forti tensioni, lavoratori sottoposti a cassa integrazione e ricambio traumatico della dirigenza. «Con il piano di risanamento - racconta Matteucci sulle pagine dell’house organ di Cmc - la crescita non si è più interrotta, grazie al recupero del nostro core business legato alle infrastrutture, alle strategie di specializzazione e internazionalizzazione. Quando sono entrato in cooperativa, alla metà degli anni Settanta, eravamo nel pieno di una grande trasformazione. Cmc stava passando dall’essere un’importante impresa edile, che costruiva sostanzialmente case, ad una grande impresa impegnata nella costruzione di grandi infrastrutture: strade, autostrade, dighe, ferrovie e lavori marittimi. Contemporaneamente si stava compiendo l’altro grande cambiamento strategico: quello dei mercati internazionali. Furono gli anni delle prime importanti esperienze in Iran, Algeria, Mozambico e Somalia». Una scelta che ha condotto Cmc al presente e a un bilancio da circa 1 miliardo e 300 milioni di euro. «Ricordo la sorpresa nel ritrovarmi dentro una struttura così grande. Fui mandato nel cantiere del 2° lotto della Udine - Tarvisio come responsabile amministrativo e del personale con circa 150 lavoratori. Restai in Friuli per 3 anni, dal 1974 al ’77. La cosa più drammatica che ricordo fu il terremoto del 1976. La casa dove abitavo con la mia famiglia fu fortemente danneggiata e in seguito demolita. Una grande paura». Il passaggio di consegne alla presidenza non significa l’immediata uscita di scena di Matteucci che rimarrà in Cmc fino al 30 giugno prima di andare in pensione.

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