Daini, il Ministero apre alla Schönwald

Rimini

RAVENNA. Il Ministero della Salute si schiera per la sopravvivenza dei daini. La notizia è stata diffusa ieri dal Movimento 5 Stelle e in tanti ora sperano che ci possa essere una svolta per una vicenda che sta portando a una preoccupante escalation di tensione e atti intimidatori tra il fronte ambientalista e i cacciatori. A favore dei bambi pesa l’autorevole invito del direttore generale del Ministero della Salute, Silvio Borrello, che dice alla Provincia di Ravenna di «rivalutare gli interventi da mettere in atto per ridimensionare la popolazione di daini nel proprio territorio e di prendere in seria considerazione la proposta della quale lo scrivente Ministero condivide gli obiettivi e le modalità operative». In sostanza Borrello dà il suo beneplacito alla proposta alternativa all’abbattimento degli animali che è stata presentata formalmente all’Autorità dal legale rappresentante della signora Schonwald. Quest’ultima da ormai diverso tempo si batte per salvare i daini e si è dichiarata disponibile a ospitarli, a proprie spese sia per il mantenimento che per le operazioni di cattura e trasporto, nella sua tenuta di Castiglione di Ravenna.

Il Ministero della Salute interviene dicendo che la proposta della Schonwald «non solo consentirebbe di risolvere il problema in modo etico e rispettoso degli animali ma non comporterebbe costi per l’amministrazione pubblica». «E’ stato il deputato Paolo Bernini - spiega Francesca Santarella, consigliere comunale del M5S - a suggerire al nostro gruppo consiliare di interpellare direttamente la task force predisposta dal ministero della Salute per la tutela degli animali. La soluzione dell’adozione degli animali è dunque praticabile. mi auguro che la Provincia colga questa enorme occasione. Chiediamo un incontro urgentissimo in Prefettura». La replica della Provincia non tarda ad arrivare: «Sono stupito - dice il presidente Claudio Casadio - e in merito all’invito giunto dal ministero della Salute, la Regione Emilia Romagna ha già inviato una lettera al ministero dell’Agricoltura, che è quello competente sulla questione. Per ora la legge non ci concede l’opportunità di cedere gli animali alla signora Schonwald. Guardi, se ci fosse questa possibilità, ne sarei ben felice. Se a Roma hanno intenzione di modificare la normativa lo facciano e noi la accoglieremo». In attesa di sbrogliare la situazione chiediamo a Casadio se si procederà comunque con gli abbattimenti: «Non siamo in grado di sospendere un’iniziativa avviata per la tutela della sicurezza pubblica. Si arriverà al 28 febbraio (data di chiusura della caccia) e apriremo una riflessione sugli animali ancora da abbattere».

 

 

 

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