La Lega: «Romagna autonoma subito e il capoluogo sarà Ravenna»

Rimini

RAVENNA. Il vento indipendentista della Catalogna rianima le ambizioni autonomiste della Lega nord che mira a staccare la Romagna dall'Emilia e chiede un referendum consultivo. Il sogno di Jacopo Morrone, segretario del Carroccio romagnolo, è quello di una «piccola Svizzera», una regione che dialoga direttamente con Roma e Bruxelles, dove regnano efficienza e semplificazione. Un obiettivo raggiungibile però solo dopo il riconoscimento di una maggiore autonomia della Regione Emilia Romagna dallo Stato. La Lega pensa a una Regione Romagna, a trazione ravennate, con la città di Dante capoluogo, per le bellezze storico artistiche e per via del numero di residenti più alto delle altre città romagnole. Il referendum da richiedere con 80 mila firme, potrebbe svolgersi in concomitanza con le prossime elezioni politiche. «Se ne parla da 30 anni - assicura Morrone - c'è un movimento nato per l'autonomia. Ma niente è successo. Domani in Lombardia e Veneto i cittadini diranno se vogliono più autonomia, il che significa disporre di un considerevole residuo fiscale, 56 miliardi di euro per la Lombardia, 18 per il Veneto. Per l'Emilia Romagna parliamo di 19 miliardi, 9 dei quali potrebbero rimanere qui. Per la sola Romagna sarebbero 5- 6 miliardi di euro». Un traguardo irraggiungibile, secondo Morrone, con la risoluzione firmata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, bocciata come «una presa in giro». «La nostra è una battaglia di buon senso e non ha colore politico - aggiunge Morrone - quanto ai costi pensiamo siano sostenibili quando si chiede un parere ai cittadini. Il Pd che vuole la provincia unica non dovrebbe avere paura della consultazione. Intanto abbiamo il sostegno di Forza Italia e Fratelli d'Italia».

I quesiti

Per avere una regione che comprende le città romagnole compresa Imola, senza aumento dei costi, Samantha Gardin capogruppo della Lega e segretaria provinciale spiega i passi necessari e le iniziative nei territori. «Presenteremo nei consigli territoriali di Ravenna, che il comune più popoloso e poi in tutta la Romagna un ordine del giorno per sostenere la discussione sul tema in consiglio comunale. Luogo nel quale vorremmo si aprisse il dibattito. I quesiti sono due, uno legato alla possibilità per l'Emilia Romagna di avere maggiore autonomia dalla Stato e l'altro rivolto solo ai cittadini romagnoli e del circondario imolese per la nascita della regione Romagna». L'iter indicato dalla Lega prevede l'istituzione di una commissione ad hoc in Regione per i quesiti. Dopo il via libera scattano 90 giorni per la raccolta firme.

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