L'arte del documentario fa spettacolo

Rimini

 

 

RAVENNA. Un ricchissimo programma, tra sezioni in concorso ed eventi speciali, caratterizzerà la 32ª edizione del Bellaria film festival, la cui direzione artistica è affidata per la prima volta a un coordinamento formato da Roberto Naccari e Simone Bruscia.

Prima novità del festival è il periodo di svolgimento; non si terrà come da tradizione a giugno ma verrà anticipata nelle giornate dall’1 al 4 maggio. Ventuno i titoli in concorso, su 220 opere giunte in selezione, sono ripartiti in due categorie. Il cuore della manifestazione è il Concorso Italia doc con 11 opere finaliste, vetrina della migliore produzione documentaristica italiana dell’anno, a cui si affianca la novità Casa Rossa art doc con 10 lavori selezionati.

«Il documentario – spiega Naccari – è un genere che si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore come testimoniano anche le recenti affermazioni in grandi appuntamenti. Basti pensare alle ultime edizioni dei festival di Venezia e Roma. Accanto alla tradizionale sezione Italia doc, abbiamo aggiunto una categoria interamente riservata al mondo dell’arte e degli artisti. Una giuria del settore sarà chiamata a esprimersi su questo genere che è un ulteriore ampliamento degli orizzonti del documentario».

Veniamo agli eventi speciali. Sarà Gianni Amelio il grande protagonista. Al regista è infatti stato attribuito il Premio speciale Casa Rossa alla carriera. La serata di premiazione si terrà sabato 3 maggio al teatro Astra, al termine della cerimonia, che avrà come madrina Giorgia Würth, sarà proiettato Felice chi è diverso, presentato alla recente Berlinale.

Grande attenzione anche per gli autori e registi. Alberto Fasulo sarà protagonista di un incontro sul tema cruciale del passaggio dal documentario alla fiction. A Fasulo il festival dedica una vera e propria personale, proiettando le sue opere: Cos’è che cambia, Rumore bianco, Break, Atto di dolore e Tir. Sempre sul crinale doc/fiction, vi sarà la proiezione di due film, Cadenza d’inganno e L’intervallo di Leonardo Di Costanzo, protagonista di un appuntamento realizzato in collaborazione con Doc/It. A Ermanno Cavazzoni, già sceneggiatore de La voce della luna di Federico Fellini, spetta il 1° maggio l’apertura del Bff con una proiezione-evento del doc Vacanze al mare. Per il suo esordio alla regia lo scrittore emiliano ha scelto di raccontare il rapporto degli italiani con le ferie estive nell’arco del XX secolo.

Il festival rende poi omaggio ai grandi documentari sullo sport. Nella sezione internazionale Sport doc spiccano due lavori dedicati a due grandi eroi contemporanei dello sport: Marco Pantani e Ayrton Senna. In particolare il festival presenta una serata speciale dedicata al grande e sfortunato ciclista romagnolo. A dieci anni dalla morte rivivono bicicletta, sudore e bandana nel docufilm Pantani. The accidental death of a cyclist, diretto dall’inglese James Erskine. In programma anche: l’incredibile storia di Donald Crowhurst e della regata più folle di tutti i tempi in Deep water di Louise Osmond e Jerry Rothwell; il celebre pugno chiuso degli atleti americani di Messico ’68 in Salute di Matt Norman dove si racconta la storia di Peter Norman, il velocista australiano che condivise con loro quel podio; e un focus dedicato al mondo del surf, con una serie di produzioni create specificamente per il web.

Tra i luoghi del festival si segnala anche l’hotel Hermitage che sarà teatro di eventi, installazioni e percorsi tematici inediti, come ad esempio gli audio documentari. Venti stanze dell’albergo con vista sul mare saranno adibite all’ascolto della migliore produzione di audio e radio documentari italiani.

www.bellariafilmfestival.org

 

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