Morto sul lavoro a Longiano, i sindacati: "Una strage, ora basta con le chiacchiere"

Archivio

Dopo l'ennesima morte sul lavoro ieri a Longiano, è arrivata la presa di posizione dei sindacati: "Dopo l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di ieri, ancora una volta come sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil unitamente alle Segreterie Confederali Cgil, Cisl e Uil del territorio siamo costretti a vivere un'altra tragedia. Si tratta dell'ennesima vittima sul lavoro. Ancora una volta si è verificato l'evento che nessuno di noi vorrebbe accadesse: morire svolgendo uno dei diritti fondamentali della nostra carta costituzionale, che è il lavoro. Un lavoratore di 54 anni si è recato al lavoro come ogni giorno, per guadagnarsi da vivere, per mantenere in maniera onesta la propria famiglia, ma contrariamente a quanto accaduto fino a ieri, non farà ritorno a casa. Non farà ritorno ai suoi cari perché ha perso la vita lavorando.

Siamo attoniti e inorriditi, dopo l’ennesimo infortunio mortale con dinamiche simili ad un altro incidente mortale avvenuto in provincia di Parma dove un altro lavoratore ha perso la vita schiacciato da un saccone per lo stoccaggio dei mangimi.  Lavorare è necessario per vivere, dovrebbe esserlo altrettanto la garanzia all'incolumità per tutti coloro che devono soddisfare questa necessità.  Purtroppo non è così oggi come non lo è stato in passato, paghiamo ancora la mancanza di una cultura generale della sicurezza a tutti i livelli.

Cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere insegnata già nelle scuole ai giovani studenti affinché diventi patrimonio comune sia dei futuri lavoratori che dei futuri imprenditori.

Bisogna potenziare l'attività di controllo e prevenzione degli organi preposti, rendere più efficaci i ruoli degli RLST territoriali e degli RLS aziendali, che devono poter lavorare a stretto contatto con l'Ispettorato del lavoro dandogli se necessario la possibilità di poter sanzionare chi non rispetta le regole.

I segretari di categoria Fai Cisl Cangini Roberto, Flai Cgil Spazzoli Mauro e Uila Uil Scarponi Alessandro assieme ai Segretari Generali di Cgil Cesena (Bucci Silla) , Cisl Romagna (Francesco Marinelli) e Uil Cesena (Borghetti Marcello) , nell'esprimere pubblicamente il cordoglio e la propria vicinanza ai familiari dell’ennesima vittima del lavoro, in attesa di comprendere, dagli organi competenti, le cause di questo incidente mortale, denunciano l’insopportabile strage infinita di morti sul lavoro, una tragedia nazionale dove non basta più indignarsi, perché il tema vero è una netta presa di coscienza nazionale per una energica azione di prevenzione, con applicazione severa delle prescrizioni, dei dispositivi di sicurezza e della formazione per garantire la sicurezza.

Come Cgil Cisl e Uil confederali e di categoria siamo da tempo impegnati, nella contrattazione anche territoriale, a proporre accordi per garantire il rispetto della vita umana di chi lavora, ma occorre contrastare l’ipocrisia post mortem delle inutili chiacchiere di circostanza e di fronte ad una strage quotidiana, rivendichiamo quegli interventi immediati e ripetutamente chiesti nel confronto nazionale con il Governo, per tutelare la salute sui luoghi di lavoro anche con investimenti mirati. Le organizzazioni sindacali confederali a questo scopo hanno da tempo chiesto che si apra un tavolo alla Presidenza del Consiglio per affrontare insieme ai tanti ministri questa drammatica emergenza.

Quanti morti ancora dovranno esserci affinché Governo e politica si destino dal sonno?"

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui