Conselice, vivaio allagato e piante sui canotti: "Disperarsi non serve, ora proviamo a ripartire"

Lugo

Nella pagina on line dell’attività si legge “realizzazione giardini con giochi d’acqua” che, vista ora, sembra un paradosso. «Ma nella sfortuna, mi ritengo fortunato. I danni sono tanti, ma stiamo tutti bene, intorno a noi c’è chi ha ancora l’acqua in azienda. Disperarsi non ha senso e non è rispettoso nei confronti di chi ha perso tutto».
Neanche per un minuto Emanuele Valenti, dell’omonimo vivaio di Conselice, ha ceduto allo sconforto. E a distanza di giorni, così come nelle ore successive alla rottura dell’argine del Sillaro, ha preferito reagire alla malasorte anche con l’arma potentissima dell’ironia. Di fronte allo sconsolante paesaggio della sua azienda allagata ribattezzata “Lido di Conselice”, munito di canotto con i collaboratori ha recuperato le piante in vaso prodotte per la vendita, lavoro documentato sulla pagina Facebook Valenti Giardini. «Dopo 3 giorni – scriveva il 6 maggio – sempre a mollo con canotti a recuperare piante…sdrammatizziamo questa orribile situazione in cui ci troviamo. Proviamo a riderci su…per adesso…poi si vedrà…».

E ancora a commento di un video nel quale passano canotti colmi di piante in vaso: «Presso il porto di Conselice anche oggi ancora molto traffico di navi cargo». Svuotato tutto il vivaio, trasferite le piante in attesa di capire quante resisteranno allo stress patito, Viviani lavora sodo per ripristinare l’azienda di produzione che aveva creato 3 anni fa pensando di associarla all’attività prevalente che è quella della realizzazione di giardini, con giochi d’acqua e montaggio di giochi in aree attrezzati per bambini e parchi. «La mattina in cui ha rotto il Sillaro avevamo pochi centimetri d’acqua, poi è arrivata a oltre 80 centimetri e per 3 giorni ci siamo mossi in canotto. Io vivo a Lugo, la mia casa è al sicuro, la mattina dell’alluvione sono andato a Faenza a fare una consegna e ho visto cosa è successo là, chi ha perso il lavoro, la casa, l’auto. Per il rispetto che dobbiamo a questa gente proviamo ad andare avanti. Anche la Cab Massari ha ancora i campi allagati. Spero di poter riprendere l’attività nel giro di un mese. Per la conta dei danni è ancora presto, vedremo». Per l’azienda di Viviani che produce piante arbustive da siepe e da aiuola, e piante perenni era venuto il tempo della vendita; l’alluvione ha cambiato i piani. Ma non ha piegato la forza di resistere e la voglia di sorridere.

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