Limite dei 30 all'ora: ci pensa anche Ravenna

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Se ne parla da tempo, la zona 30 per ampie zone urbane è una sfida aperta per le città italiane. A Milano sono in corso verifiche, a Bologna se ne discute in vista di nuove regole, il Pums ravennate prevede aree di sperimentazione e misure come quelle in atto in via di Roma, che coprono il 15% della superficie urbana. Per la particolare conformazione urbana non sono molte le strade in cui è applicabile, escluse le circonvallazioni dove il limite ai 50 km orari e le vie di scorrimento, ma per il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega al centro storico pensa al borgo San Rocco come il sito ideale per l’applicazione nel quadro di un’ampia riqualificazione non solo della mobilità.

La proposta

«In linea di principio la zona 30 è una filosofia corretta, ma vanno fatte valutazioni attente, credo che nel borgo San Rocco, in via Castel San Pietro sia sperimentabile all’interno di una valutazione complessiva che garantisca una corretta mobilità, arredi, parcheggi e la riqualificazione dell’area. Per via Maggiore invece con due sotto strade che garantiscono la sicurezza degli utenti deboli, anche se non sono un tecnico mi sembra meno applicabile. Valutazioni possono essere fatte in alcune località del forese e nel lungomare dei lidi». Complici i lavori per la pista ciclabile e la nuova viabilità in via San Mama nel 2021, sul borgo San Rocco si era riaperta la polemica con operatori commerciali e associazioni di categoria pronti a chiedere un ripensamento dell’intera zona e un progetto di riqualificazione, che escludesse però l’introduzione di una zona a traffico limitato. La misura della zona 30 per il vicesindaco si lega ai provvedimenti possibili per ridurre la velocità nei quali ricadono anche gli autovelox. «Dove il limite è a 50 km/h nel 70% dei casi gli investimenti risultano mortali. Dal 2016 abbiamo individuato gli autovelox come strategia per rafforzare la sicurezza non certo per fare cassa, tanto più ora che la normativa è cambiata e permette l’installazione di velox fissi anche all’interno dei centri abitati, dispositivi autorizzati dalle prefetture, non certo dai comuni».

Nuova frontiera

Il tema della zona 30 in campagna elettorale nel 2021 entrò nel programma elettorale di Viva Ravenna in forma di zona a traffico rallentato con la previsione di interventi di arredo, restringimento delle sedi stradali, di nuove illuminazioni e piste ciclabili. «Se studiata bene – spiega il consigliere Filippo Donati - la zona 30 è la nuova frontiera, gestita con buon senso migliora la qualità della vita e diviene una norma di civiltà con una campagna di educazione adeguata. Penso a strade come via Paolo Costa, via Girolamo Rossi, non certo via Trieste o via San Gaetanino, tutta la città a 30 km orari sarebbe un errore. C’è il grande tema del restyling del centro storico, a breve lanceremo una nostra proposta con evento pubblico per aprire la discussione».

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