Il pirata della strada arrestato e condannato a Cesena: "Ho sbagliato, pagherò tutto"

"Sì, sono io". È in ciabatte e pantaloncini sulla scala di casa H.A.: 31 anni compiuti il giorno della festa della donna, operaio residente in zona Oltresavio a Cesena. Quando risponde al campanello è appena tornato a casa dopo che i Carabinieri lo hanno rilasciato in seguito al processo per direttissima subito per un terribile incidente stradale.

Cos’è successo quella sera? «Non l’ho fatto apposta, mica volevo investirlo - spiega - Tutto è successo in un attimo e io me ne sono andato. Perché? Perché mi sono spaventato molto. Ho avuto una gran paura. Sul momento quando succede una cosa così non è che ragioni. Io ho pensato solo ad allontanarmi. Lo capisco adesso che ho fatto “una cazzata”. Ma lì per lì…».
Dal punto di vista penale ha dovuto rispondere per la fuga dal luogo dell’incidente e per la guida pericolosa. «Io nella vita lavo i camion. Faccio il “lavatorista” per una azienda di Pievesestina. Sono andato da quelle parti dopo l’incidente e ho lasciato l’auto. Poi sono tornato a casa. Non sapevo cosa fare. Sono consapevole adesso di quello che è successo. Purtroppo non posso tornare indietro ora. Posso solo rispondere di quanto è accaduto. Adesso sto facendo tutto il necessario: ho chiesto aiuto anche a mio fratello per andare all’assicurazione a dare il discarico. Per l’assicurazione e per le ferite che ha riportato il ragazzo dello scooter. Non volevo colpirlo. Ma ormai non possono più farci nulla. È accaduto e risponderò di quello che è successo».

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