Il padre di Giulia e Alessia, morte alla stazione di Riccione: "Non porto rancore di fronte all'inconsulto vociare"

Riccione

In una lettera pubblicata oggi da Repubblica, Vittorio Pisanu, padre di Giulia e Alessia, tragicamente scomparse a Riccione dopo essere state travolte da un treno, rompe il suo silenzio. "Non porto rancore rispetto all'inconsulto vociare che si è scatenato all'indomani della tragedia che mi ha colpito. Voglio al contrario che le mie bimbe non siano morte invano, che questqa disgrazia porti a qualcosa di buono, a un bene assoluto, per tutti". Continua la lettera: "Vivo la sofferenza confortato moralmente e spiritualmente dalle tante persone che quotidianamente hanno inondato me e la mia casa di una umanità e dolcezza che va oltre misura e immaginazione, con la consapevolezza del nuovo inizio che mi attende, nel fervido desiderio di provare a trasformare l'ingiusto evento in bene assoluto".

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