I clienti di Rino del bar Roma: "Era unico, come il suo gelato"

Cesare Ghiselli, al secolo “Rino” del bar Roma di piazza del Popolo, se ne è andato. Con lui scompare un pezzo di storia di Ravenna. Il suo locale, infatti, tra gli anni Settanta e Novanta ha rappresentato un punto di ritrovo frequentatissimo nel cuore della città. Da lui sono passate intere generazioni che convivevano in un locale ospitale ed estremamente vitale. «Faceva il gelato alla crema più buono di Ravenna» esordisce Marcello Landi, che era uno degli assidui frequentatori del bar gestito da Ghiselli e che ora lo ricorda con affetto. «Rino aveva la capacità di accogliere tutti con la sua simpatia – prosegue nel suo racconto –. Aveva una clientela molto variegata, che sapeva gestire con grande empatia. Incarnava la figura del barista di una volta: conosceva tutti i suoi clienti e mandava avanti il servizio del bar tutto da solo. Camminava tra i tavoli instancabilmente. Nell’ultimo periodo si era messo al polso un orologio che contava i passi e mi disse che aveva calcolato che ogni giorno faceva tra i 17 e i 18 chilometri a furia di servire caffè, paste e aperitivi. A dargli una mano alla cassa e al bancone ci sono state per lungo tempo la madre e una parente, che noi chiamavamo “la ragioniera”».

Dopo il passaggio di testimone, Ghiselli da qualche anno era tornato nella sua Cotignola, paese di cui era originario. Rino Ha gestito il bar Roma dall’aprile del 1966 fino a solcare il ventunesimo secolo: «Prima di chiudere ha organizzato una festa per tutti i suoi clienti – racconta ancora Landi ripescando tra i ricordi –. Ci siamo ritrovati ancora per un’ultima volta nel suo locale, salutandolo e ricordando tutte le ore passate in compagnia nei tavolini all’aperto. Negli ultimi anni mi è capitato di rivederlo alcune volte in piazza del Popolo; scambiavamo sempre due chiacchiere. Una volta mi ha confidato di essersi tenuto per sé la ricetta del famoso gelato alla crema. È un’eccellenza culinaria andata perduta».

L’editore Danilo Montanari ripercorre gli anni in cui il bar Roma era un luogo di ritrovo per i ravennati che frequentavano piazza del Popolo: «Ricordo Rino come una persona estremamente cordiale e loquace – dice –. Nel suo bar si ritrovavano generazioni diverse che si incrociavano al bancone e nei tavoli all’esterno dove si passavano ore e ore in compagnia, ben oltre l’orario di chiusura del bar. Era anche un locale molto amato dagli appassionati di musica. Mi ricordo che al pomeriggio si ritrovavano gli amanti dell’opera lirica».


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