Gatteo Mare, dopo la violenza sessuale: "Ora telecamere e più illuminazione"

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Aggressione violenta e stupro alla foce del Rubicone, cresce la rabbia dei cittadini. Risulta anche che non ci siano telecamere in zona che abbiano ripreso i movimenti vicini al teatro della violenza, avvenuto tra la banchina del Rubicone e la spiaggia di Gatteo Mare.

Venerdì sera lo stupro

La violenza subìta da una imprenditrice poco meno che sessantenne, di sera, mentre da sola era a passeggio vicino all'argine della foce del fiume Rubicone con il suo cane, ha avuto un'eco mediatica nazionale. I contorni della vicenda sono ancora oggetto di indagine dei carabinieri della compagnia di Cesenatico che lavorano sotto il più stretto riserbo per cercare di assicurare alla giustizia lo stupratore. La donna era da sola, come da solo pare fosse anche il suo aggressore, che è stato descritto come un uomo di colore. Ha aggredito la malcapitata, picchiandola anche in maniera violenta. E dopo averla messa nelle condizioni di non poter opporre ulteriore resistenza, ha perpetrato la violenza sessuale. La donna è stata giudicata guaribile in dieci giorni al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena

Le reazioni

I residenti sono arrabbiati per quanto è successo. Anche sui social alcuni commenti sono piuttosto pesanti. Intanto Gatteo Mare è salito alla ribalta nazionale con la presenza delle telecamere di Mediaset e della Rai per i telegiornali e gli articoli dei quotidiani nazionali, dopo quello del Corriere Romagna. Ieri Massimo Bondi, presidente dell'associazione Gatteo Mare Summer Village, oltre a portare solidarietà alla vittima, ha anche ipotizzato che la ribalta mediatica della vicenda potrebbe anche danneggiare l'immagine del turismo locale a misura di famiglia. Ma non tutti sembrano essere d’accordo.

Il decano degli albergatori

Il noto imprenditore alberghiero, nonché esponente della Confcommercio, Egisto Dallara, presidente della Consulta di Gatteo Mare, ha gestito per 53 anni l’Hotel Jolanda ed è un po’ la memoria storica del paese: «è una vicenda bruttissima che getta un'ombra negativa sulla nostra località – commenta – Ma la stagione turistica è ancora lontana e questo per fortuna non creerà contraccolpi, almeno non più gravi dell'attuale crisi economica che invece obbliga famiglie intere a rinunciare alle vacanze. Quindi non vedo un danno economico al settore alberghiero per quanto purtroppo successo venerdì sera. Resta il dispiacere per la signora vittima di questi atti ignobili. È pure inquietante per la nostra comunità che sia successo un fatto simile».

Sicurezza da migliorare

La sicurezza deve essere quindi migliorata: «Proprio giovedì scorso a mezzogiorno, il giorno prima dell'aggressione - aggiunge Dallara -, ci siamo ritrovati come Confcommercio per fare il punto delle criticità di Gatteo Mare e ci siamo detti che va chiesta maggiore illuminazione per zone come quella dove è poi avvenuta l'aggressione, con telecamere e maggiore presenza di forze dell'ordine. Di sera girare da soli in quelle aree deserte in questo periodo non è molto sicuro».

I precedenti

Poi Dallara ricorda episodi simili a Gatteo Mare: «Una vicenda analoga - riferisce il decano degli albergatori - accadde una trentina di anni fa, eravamo in inverno e in spiaggia, quando una donna settantenne venne violentata da due uomini. D'estate invece nell’agosto 2002 una violenza con stupro venne consumata ai danni di una giovane, sempre lungo l'argine del Rubicone ma più a monte, con in questo caso il ragazzo che l'accompagnava costretto ad assistere alla violenza. In quel caso i tre autori vennero arrestati dopo qualche giorno. Ma da allora non ricordo altri casi di violenza sessuale nei confronti di donne. Gatteo Mare si può considerare una località sicura, purché si evitino le zone buie e deserte».

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