Gatteo Mare, stupro: telecamere terreno di indagini e di scontro

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Stupro alla foce del Rubicone: cresce la preoccupazione. Il fattaccio occorso a un’imprenditrice, che è stata picchiata e violentata due sere fa mentre passeggiava in quella zona, ha scosso le famiglie e le attività di Gatteo Mare e non solo. Sembra che l’aggressore sia un uomo di colore, ma è uno dei tanti aspetti che sono al vaglio dei carabinieri che stanno indagando. Dopo essere stata portata in ambulanza all’ospedale Bufalini, la vittima è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni per le ferite fisiche, ma quelle psicologiche rimarranno per sempre. Ieri tanti cittadini hanno commentato amaramente i fatti, sia per strada, sia sui social, e si è alzata un’ondata di indignazione, accompagnata da una pressante richiesta di sicurezza. «Quel tratto è spesso frequentato da ragazzine che vanno a scuola per raggiungere le medie di Gatteo Mare - ha fatto notare una residente - Bisogna rendere quella strada più sicura».

Il sindaco Roberto Pari ha parlato di «vile e ignobile aggressione» e di «episodio gravissimo e deprecabile», sottolineando che «simili fatti sono intollerabili e vanno condannati e contrastati con assoluta fermezza». Dopo avere espresso «piena solidarietà alla vittima di questo atto spregevole», ha espresso l’auspicio che «i carabinieri, con cui sono costantemente in contatto, possano trovare il colpevole e assicurarlo alla giustizia in tempi rapidi».

Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Pivato, capogruppo lista civica “Gatteo Cambia”: «Condanno nella maniera più assoluta il meschino fatto della donna rimasta vittima della violenza brutale e barbara di un uomo non ancora identificato. Sono cose che non dovrebbero mai accadere e quando toccano la propria comunità da vicino lasciano veramente sgomenti e senza parole. Occorre un forte impegno delle forze dell’ordine, in sinergia con cittadini e amministratori e per ripristinare la serenità, garantendo la sicurezza ai cittadini». A questo proposito, Pivato annuncia che ribadirà con forza in Consiglio comunale «l’esigenza di telecamere».

Massimo Bondi, presidente dell’associazione “Gatteo Mare Summer Village” che opera per promuovere la località come grande villaggio turistico, si dice «molto scosso». Oltre a esprimere solidarietà alla vittima, elogia il lavoro delle forze dell’ordine, che «subito si sono attivate nelle indagini e sono venuti immediatamente da me per sapere dove sono collocate le telecamere private in zona, nel tentativo di individuare l’aggressore violento. Purtroppo non dovrebbe esserci nulla che inquadri quel luogo. I carabinieri in zona hanno comunque sempre svolto un’accurata vigilanza e ogni tanto era presente una pattuglia e ci sentivamo sicuri. Queste odiose violenze sono riprese in tutta Italia e dipende anche dal fatto che la gioventù di oggi ormai non ha più valori. Purtroppo questo vicenda rischia di danneggiare seriamente l’immagine del nostro turismo, che si propone a misura di famiglia».

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