Gambettola, per l’area rottamai un possibilità arriverà con il nuovo Pug

«Abbiamo fatto tutto il possibile, presto il Pug». L’articolo del Corriere sulla maxi distesa di pannelli fotovoltaici in quella che un tempo era l’area Apea, ha subito suscitato l’interesse delle forze politiche.
«Riguardo l’area Apea - affermano la sindaca Letizia Bisacchi e il vice Marcello Pirini - l’attuale Amministrazione comunale ha lavorato per portare avanti il progetto ideato dall’Amministrazione Garavina. Purtroppo, nel corso degli anni, una serie di eventi hanno bloccato la possibilità di sviluppo dell’area, in primis il fallimento del principale azionista e il subentro nella società Montanari srl di un nuovo socio di maggioranza, principale azionista della società per il 75%, mentre la quota rimanente è nelle mani di alcuni rottamai locali. Questi ultimi avevano accettato di entrare in società per l’acquisto dell’area con l’obiettivo di delocalizzare le loro attività».
Poi la situazione è cambiata con la crisi economica: «Anche durante il nostro mandato, abbiamo organizzato incontri con i rottamai e con l’azionista principale, ma è emerso un mancato interesse nella delocalizzazione».
Nel frattempo è arrivato l’accordo con i Comuni dell’Unione Rubicone e Mare e la Provincia per la realizzazione di una bretella di collegamento stradale dalla via Emilia al casello autostradale «Il Comune di Gambettola ha partecipato con circa 160 mila euro – affermano sindaca e vice - a fronte di un costo complessivo di 9 milioni di euro. Nelle valutazioni per uno sviluppo futuro, abbiamo sempre enfatizzato la necessità di tutelare i nostri rottamai. L’attuale impianto di fotovoltaico occupa solo una parte dell’area totale, ed è frutto di accordo tra privati, in particolare la società Montanari srl di cui anche i rottamai sono azionisti e una società specializzata».
«L’Amministrazione sta lavorando per inserire nel nuovo Piano urbanistico generale (Pug) incentivi che possano facilitare lo spostamento delle attività e riconosce l’importanza della rottamazione per l’economia locale».
«Con il nuovo Pug abbiamo l’opportunità di progettare lo sviluppo futuro del territorio, nel rispetto di tutte le parti coinvolte e per una migliore qualità della vita, tutelare l’ambiente e allo stesso tempo preservare le attività storiche».