Frati: "Pd disponibile a nuove alleanze, ma non vogliamo veti"

Ravenna

Al momento più che lo scontro tra maggioranza e opposizione ad animare per quanto possibile la scena politica in vista delle comunali del 2021 ci pensano gli attuali alleati del Pd e i soggetti in predicato di esserlo. Il segretario comunale dei dem Marco Frati prova a fare ordine e ad indicare le priorità.

Nella maggioranza gli alleati scalpitano mentre si affacciano altre forze: e tutti pongono condizioni. Cosa chiede il Pd agli alleati attuali e a quelli che verranno?

«Rispetto reciproco. E un approccio costruttivo per mettere in piedi la migliore proposta possibile. Non poniamo veti, ma nemmeno vorremmo riceverne. Siamo disponibili a ragionare sui contenuti con tutti coloro che condividono i nostri valori. Il centro sinistra è un campo inclusivo purché ci sia un disegno chiaro e condiviso per la città. In questo caso siamo disponibili a sederci al tavolo con chi vuole condividere un progetto comune».

Il Pd ricandida il sindaco uscente, premiandone così l’azione di governo. Cinque anni dopo quali punti nuovi proporrà il partito nel programma di mandato per affrontare gli esiti economici dell’emergenza sanitaria?

«Penso che nessuno all’inizio del mandato di questa Amministrazione avrebbe mai potuto immaginare lo scenario che stiamo vivendo in questi mesi con l’emergenza Covid. Fare bilanci sulla base degli obiettivi e delle priorità di cinque anni fa non avrebbe senso. In meno di un anno in Italia abbiamo avuto un numero di vittime pari all’intera popolazione di una cittadina come Faenza. Questo non ci può lasciare indifferenti. Quando supereremo l’emergenza sanitaria il mondo sarà cambiato. E anche noi dovremo essere capaci di cambiare. Dovrà cambiare l’Europa, l’amministrazione pubblica ed anche la nostra città dovrà essere capace di affacciarsi su un mondo nuovo».

A Faenza la maggioranza del neo sindaco Isola è molto ampia, 5S compresi. E’ una via percorribile a Ravenna?

«Il fatto che le forze interessate a far parte della coalizione siano di più rispetto alla compagine del 2016 credo che possa essere interpretato come un segnale positivo, di apprezzamento rispetto al lavoro svolto da questa amministrazione e di fiducia rispetto a quanto potrà essere fatto in futuro. Ben venga quindi una coalizione ampia, purché sia anche coesa. Puntiamo ad una squadra capace di lavorare bene insieme per cinque anni, non solo per la campagna elettorale».

Nelle campagne elettorali di solito la sanità, l’ambiente e il lavoro sono temi Cenerentola. Come riportarli nell’agenda politica?

«Sono temi che, a partire dal lavoro, sono sempre stati centrali per il Pd, sin dai suoi documenti fondativi. È evidente però che la pandemia li abbia resi ancora più rilevanti. La specificità del nostro Comune è il filo conduttore che può legare questi temi. Un territorio particolare come il nostro è una sfida, ma anche un’opportunità. In ambito ambientale possiamo dimostrare che la coesistenza fra economia e tutela dell’ambiente non solo è realizzabile, ma può sviluppare un percorso virtuoso per garantire posti di lavoro e valorizzazione del territorio. La sanità di prossimità è una sfida fondamentale per garantire a tutti il diritto alla salute, partendo dalle case della salute, ma anche sperimentando nuovi strumenti come la diagnostica a distanza o maggiori sinergie fra risorse e strutture. Anche sul lavoro la nostra struttura economica diversificata – agricoltura, industria, energia, porto, turismo, terziario – ci espone meno alle difficoltà del singolo settore».

Cosa può fare il Comune?

«Sostenere queste realtà richiede il coinvolgimento di più istituzioni, il Comune può fare la sua parte insistendo sulla semplificazione per rendere il nostro territorio fertile per grandi e piccole imprese. Spesso la politica persegue obiettivi di breve periodo, perché più facilmente possono portare “all’incasso” in termini di consenso elettorale. Ora siamo chiamati ad una sfida più importante e per incidere in profondità in termini di crescita e sviluppo dovremo investire in istruzione, ricerca, salute, tutela del territorio, investimenti strutturali. Alcuni passi importanti sono già stati fatti in questi anni, ma sono questi temi sui quali dovremo impegnarci ancora di più per far sì che Ravenna possa essere non solo una città dove si vive bene, ma anche una città capace di garantire opportunità per il nostro futuro».

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