Il barista dopo i danni dei vandali: “È colpa anche dei forlivesi che la sera si rintanano in casa, la città bisogna viverla”

Forlì

Il video ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona mostra un ragazzo che si accanisce contro sedie e tavolino del bar Ottica, in corso Diaz, a due passi da piazza Saffi. Il titolare esce, lo insegue, sparisce dall’inquadratura, poi ritorna a controllare i danni. Scene di ordinaria inciviltà quelle immortalate lunedì sera alle 20.50 e già finite sui social. Il ragazzo, straniero e ubriaco, aveva già colpito la vetrina all’angolo con la piazza che contiene il programma degli spettacoli teatrali, poi risalendo il corso altri danneggiamenti vari. Con lui alcuni amici, un po’ complici, un po’ spettatori di comportamenti che purtroppo non sono isolati in centro. «L’ho fermato poco distante – racconta il titolare del bar Ottica, Andrea Focaccia – parlava straniero non capivo cosa diceva, mi hanno detto che inveiva contro una ragazza. Purtroppo qui la situazione è insostenibile per gli esercizi del centro. Certo la colpa è anche dei forlivesi che non vivono il centro storico della loro città. Qui dopo le 20.30 è un deserto. Io vivo a Ravenna e la sera vedo tanti forlivesi là. Lunedì sera ho sentito un primo colpo molto forte, poi altre grida e ho visto questo ragazzo che sbatteva le sedie del mio bar sul tavolino. Io stavo quasi per chiudere, c’era un gruppo di clienti che stava pagando, la ragazza che era lì si è molto spaventata. Un’altra famiglia che passava in strada si è subito allontanata. Poi sono arrivati i Carabinieri. Avrò circa 200 euro di danni. Non è tanto il valore economico, ma quel ragazzo avrebbe potuto prendersela con qualcuno e non sulle cose, se ci fossero state delle persone. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto a che fare con ubriachi che volevano da bere e che abbiamo dovuto mandare via e sono stati protagonisti di episodi di violenza poco dopo. In una città dove la politica si è basata sulla sicurezza, non possono succedere episodi simili prima delle 21. E ribadisco che un po’ di colpa ce l’hanno anche i forlivesi, perchè invece di rintanarsi in casa dovrebbero vivere di più la loro città, invece di passare le serate magari nelle città vicine. Quando ci sono le feste o qualche evento e la piazza è piena, personaggi come quello dell’altra sera non si vedono. Possiamo dare la colpa a tutti, però se è il forlivese il primo che non vive la sua città, la responsabilità è anche la sua. La mattina devo arrivare prima per pulire le deiezioni dei cani vicino all’ingresso, anche questo è un segnale».

Poco distante dal Bar Ottica, in corso Diaz, un esercizio è stato assegnato tramite bando pubblico a un kebab e il timore di molti residenti ed esercenti della zona è che possano crearsi situazioni come corso Mazzini-bis, strada dove è dovuto intervenire anche il questore con la chiusura temporanea di un locale che violava le norme previste dal Tulps. Tra gli avventori del bar Ottica che passano per una veloce consumazione molti esprimono solidarietà, c’è chi mostra sul telefonino altre immagini riprese dalle telecamere delle loro abitazioni dove si vedono personaggi che di notte prendono a calci le auto parcheggiate in centro, oppure colpiscono con violente pedate i portoni delle abitazioni oppure calciano i bidoncini della raccolta differenziata. Scene di ordinaria inciviltà.

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