Forlì, il blocco delle opere dalla Russia: "Le abbiamo sostituite con altri capolavori"

Putin nega 4 opere del museo Ermitage alla mostra "Maddalena. Il mistero e l'immagine" in programma dal 26 marzo ai Musei San Domenico a Forlì. Una mossa che ha riempito di amarezza il mondo dell'arte italiana. Il direttore generale Gianfranco Brunelli non ha nascosto il suo rammarico: "La decisione scellerata di Putin e del suo regime, non del popolo russo, di dichiarare guerra e invadere un paese libero e indipendente, qual è l’Ucraina, non viola solo il diritto internazionale, mentre sta facendo scorrere – come ha detto papa Francesco _ fiumi di sangue e di lacrime, ma rischia di trascinare anche la cultura in un conflitto inutile, chiudendo anche l’ultima porta del dialogo.

Occorre evitare questa deriva ulteriormente disumanizzante. La cultura è la radice identitaria di ciascuno di noi, dei nostri paesi, la cultura è la forma della dignità e della civiltà di un popolo; la collaborazione culturale, il dialogo culturale rappresentano il terreno di crescita della libertà e dello sviluppo delle civiltà.

Con l’Ermitage di San Pietroburgo collaboriamo come Fondazione e come città di Forlì da anni. Quasi ogni nostra mostra ha visto la loro prestigiosa presenza.

Per la mostra dedicata a Canova, l’Ermitage prestò 13 capolavori. Per la mostra sulla Maddalena dovevano arrivare 4 opere (Domenichino, Canova, Lefebvre, Pietro da Cortona). Avevamo restaurato la Maddalena di Canova per questa occasione, che cade nel bicentenario della morte di Canova. Noi sappiamo che l’Ermitage ha subito questa decisione. Comprendiamo il peso che ha anche per loro questa imposizione. Noi siamo amici dell’Ermitage e delle persone che lo animano.

Il danno non è tanto per la nostra mostra. In pochi giorni abbiamo già provveduto a sostituire quei capolavori con altri, Canova compreso, con il suo originale in gesso proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra aprirà regolarmente con oltre 200 capolavori.

Il danno è più generale e più profondo. Riguarda l’Europa e il mondo intero. Riaprire la porta della cultura significa tenere aperte quelle dello spirito e della dignità umana".

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