Solarolo, muore schiacciato dal muletto, i sindacati: “Una strage che non deve rimanere in silenzio”

Faenza
  • 04 giugno 2025

Tragedia di Solarolo, i sindacati tornano a prendere posizione su un tema tristemente attuale come la sicurezza sul lavoro. “Rabbia e sconforto per una strage che non deve rimanere in silenzio”.

“E’ di ieri la tragica notizia del grave incidente sul lavoro in agricoltura che ha causato la perdita della vita di un lavoratore. L’incidente, avvenuto nelle campagne di Solarolo, le cui cause sono attualmente al vaglio delle autorità competenti, è costato la vita ad un operaio di 38 anni, morto in totale solitudine mentre pare stesse operando con un mezzo agricolo”. Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil della provincia di Ravenna esprimono profondo cordoglio alla famiglia della vittima.

I sindacati tornano a parlare del tema della sicurezza e condannano fermamente ogni eventuale forma di negligenza e di mancanza di formazione e di rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. La sicurezza di lavoratrici e lavoratori deve essere sempre una priorità assoluta e proprio per questo motivo crediamo diventi determinante l’avvio dell’attività dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST) nel comparto agricolo, figura fortemente voluta e sostenuta dalla parte sindacale, per garantire una presenza costante sul territorio in grado di supportare, vigilare e stimolare l’adozione di tutte le misure preventive necessarie a tutela della salute e della sicurezza affinchè siano rafforzate le misure di prevenzione e controllo per evitare che tragedie simili si ripetano. “Serve giustizia a questa strage silenziosa - dichiarano i segretari generali di Fai, Flai e Uila, Roberto Cangini, Laura Mazzesi e Alessandro Mazza -. Gli infortuni mortali degli ultimi giorni si aggiungono all’elenco di un massacro quotidiano che deve essere fermato. Non possiamo continuare a sentirli chiamare incidenti, perché di accidentale non hanno nulla, sono morti annunciate in un sistema ancora troppo offuscato sui controlli, la prevenzione, la formazione obbligatoria e continua e il rispetto delle leggi e delle norme esistenti. Siamo di fronte a lavoratori costretti a piangere i loro colleghi e a famiglie che non vedono tornare a casa i propri cari per colpa di chi colloca il profitto prima della salute. Rinnoviamo il nostro appello alle associazioni datoriali Cia, Coldiretti e Confagricoltura, alle aziende di tutto il settore agroalimentare, alle istituzioni e a tutti gli attori coinvolti, perchè la salute e sicurezza sul lavoro diventi priorità di tutti, non solo sulla carta ma con fatti concreti. Ci uniamo alle ripetute richieste delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil provinciali alla Prefettura, di convocazione urgente del Tavolo del Patto Territoriale per la salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro e lavoreremo insieme a loro e a tutte le altre categorie per proclamare una visibile azione di mobilitazione e denuncia, per richiamare ciascuno alle proprie responsabilità e affinché si individuino soluzioni e misure necessarie per garantire ambienti di lavoro sicuri e dignitosi per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori del settore agricolo e di tutti i settori lavorativi della provincia di Ravenna”.

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