Elezioni. Gaffe al comizio di Salvini: "Romagna mia" in napoletano

Rimini

CATTOLICA. "Romagna mia" in dialetto napoletano al comizio di Salvini per le elezioni della Regione Emilia Romagna. Nuova gaffe geografica nella campagna elettorale della Lega. Dopo lo sfondone della candidata presidente Lucia Borgonzoni, che alla trasmissione radio "Un giorno da pecora" aveva esteso i confini dell'Emilia Romagna fino a Trentino Alto Adige e Umbria, e dopo che la stessa Borgonzoni in un post sui social aveva confuso Bologna con Ferrara, questa mattina a Cattolica il comizio di Salvini è finito con una versione napoletana di "Romagna Mia", l'inno di mezza regione in cui domenica si voterà. Non appena Salvini ha annunciato l'intenzione di volere "non vincere ma stravincere le elezioni", "liberando la Romagna", il suo staff ha fatto partire "Romagna mia", ma nella versione di Gigione, cantante nato a Boscoreale, nell'interland napoletano. La deputata (al canto di "Romagna mia" ai comizi di Salvini) Elena Raffaelli, afferrando il microfono lasciato dal segretario della Lega, ha tentato di restituire vocalità romagnole al brano, riuscendoci però solo in parte. Il finale di Gigione, pseudonimo di Luigi Ciavarola, autore tra le altre hit di " 'a campagnola a modo mio" e "Trapanarella", è infatti virato sul dialetto napoletano schietto, "luntan da te nun se po 'sta". Salvini durante il comizio aveva argomentato che con i compagni di oggi Enrico Berlinguer si rivolterebbe nella tomba... A nessuno è dato di saperlo ma Gigione potrebbe aver messo alla prova l'eterno riposo di Secondo Casadei. Di seguito il video di "Romagna mia" a Cattolica.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui