Cesena, donna travolta e uccisa: inchiesta su smartphone e telecamere

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La polizia locale sta lavorando alacremente per ricostruire la dinamica mortale dell’incidente che due sere fa ha ucciso Annalisa Consani, 70 anni, che stava camminando sulla via Dismano con il marito ed il cane.

L’uomo, Gian Carlo Mastrangelo, 76 anni, in questo momento è fuori pericolo: anche se resta ricoverato nel reparto di Rianimazione del Bufalini di Cesena. Gli specialisti della traumatologia cesenate gli hanno computato una prognosi di 60 giorni per la guarigione. Ha trauma cranico, fratture amieliche dorsali, fratture costali multiple e fratture dell’area ischio-pubica e dalla parte destra del bacino: di conseguenza viene comunque tenuto sotto stretta osservazione clinica.

L’incidente è avvenuto attorno alle 20.30 in via Dismano a non molta distanza da casa dove la coppia era residente con il figlio Tommaso.

Nei confronti dell’autista 25enne della Dacia Duster di colore bianco che ha travolto la coppia mentre attraversava la strada, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni gravissime. Fino a quando non saranno terminate le operazioni di ricostruzione dell’accaduto i parenti non riceveranno dalla magistratura il nullaosta alle esequie.

Alla polizia locale il 25enne che era alla guida dell’auto ha raccontato la sua verità sulla dinamica dell’accaduto. Ma si tratta, naturalmente, di un “giudizio di parte” della quale la Pl terrà conto relativamente nel ripercorrere per conto della procura i fatti.

È già stato escluso totalmente che l’autista della vettura fosse sotto effetto di alcol o di stupefacenti. Ma per capire da cosa sia derivato l’attimo fatale di distrazione che ha portato all’urto si sta indagando anche per capire se tra tutti i coinvolti nel sinistro fossero in uso e collegati ad internet apparecchi cellulari. Di certo non ci sono state in questa fase rilevate frenate di rilievo prima dell’impatto. Per capire se i fatti si siano sviluppati sulle strisce pedonali verranno usate anche le immagini delle telecamere presenti in zona. Casualmente gli stessi occhi elettronici che nei mesi scorsi hanno permesso di identificare (ed arrestare) l’autista pirata che aveva travolto uno scooter in uscita da una rotatoria a Cesena.

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