Nei giorni dell’alluvione ha avuto il suo attimo di notorietà con un video (clicca qui per vederlo) nel quale, da volontario alle prese con il fango di Ghibullo, accoglieva con entusiasmo l’arrivo del premier Giorgia Meloni. E come ogni celebrità che si rispetti, il suo filmato divenuto virale, gli si era ritorto contro, con un effetto boomerang innescato non appena il suo profilo aveva palesato le chiare ideologie politiche di destra. Ora, Alberto Albonetti, torna agli onori delle cronache. A fargli visita a casa sua, a San Pietro in Vincoli, stavolta non sono stati politici, bensì una pattuglia della Polizia locale. Gli hanno contestato l’apertura di un vero e proprio salone di bellezza abusivo. Un locale dedicato all’attività di parrucchiere e uno a quella di estetista con tanto di sala d’attesa e diversi clienti che aspettavano il proprio turno; il tutto ricavato da un ripostiglio.
Secondo quanto contestato, chi esercitava l’attività non aveva presentato alcuna comunicazione al Comune. Il salone abusivo è stato pertanto chiuso con una sanzione di 1.700 euro. Ulteriori accertamenti sono in corso circa la destinazione d’uso dei locali che, qualora non risultassero idonei ad ospitare un’attività commerciale, comporterebbero anche una segnalazione all’autorità giudiziaria.