Nessuna pressione sul sistema sanitario romagnolo. L’innalzamento dei contagi da Covid non sta incidendo sulle attività dei presidi sanitari: «La situazione è sotto controllo – commenta Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna -. È vero che il virus ha rialzato la testa e al momento viaggia in Italia con un Rt al 1,2, ci troviamo nella fase espansiva della curva ma questo non produce gli effetti che aveva un tempo. La popolazione è quasi tutta vaccinata e anche chi non si è protetto col siero è molto probabile che almeno una volta abbia contratto il Covid, questo fa sì che il nostro sistema immunitario risponda meglio all’infezione. Raramente registriamo serie complicazioni. Soprattutto nei giovani e nelle persone senza particolari patologie, l’evoluzione dell’infezione è più benigna rispetto al passato. Ciò si deve anche al fatto che da quando è diventata prevalente la variante Omicron, il virus impatta in maniera meno severa sulle basse vie respiratorie».
Angelini sottolinea che sul territorio al momento ci sono pochissimi ricoveri: «Abbiamo pochi casi in ospedale e molti dei ricoverati positivi sono nei reparti per patologie che non hanno a che fare con il Covid. Nella maggior parte dei casi, i contagiati vengono scoperti per caso, ad esempio se si deve effettuare un ricovero, o perché arrivano al Pronto Soccorso con sintomi come tosse o raffreddore che comunque possono essere riconducibili al virus».
Sui numeri dei contagi la situazione è molto cambiata rispetto al passato: «Non abbiamo più il polso preciso di quanti siano i contagiati – commenta la direttrice -. La maggior parte delle persone non fa i test nei canali ufficiali. Non sappiamo quanti sono a casa perché malati, però è fondamentale che chi si scopre positivo, magari tramite un tampone fai da te, rispetti le regole e non vada in giro a fare circolare il virus, anche perché le persone fragili e anziane corrono ancora dei rischi per cui è bene tutelarle e non esporle a inutili pericoli. Ognuno di noi ha una sorta di dovere morale di proteggere gli altri da una malattia che se per noi è quasi sempre innocua, per altri può portare a conseguenze molto serie».
Il rispetto di semplici regole per arginare i contagi non è l’unica arma a disposizione. A breve arriveranno nuovi vaccini aggiornati: «Siamo in attesa dei vaccini e di una circolare che disciplini la materia – conclude Raffaella Angelini -. Immagino che si partirà anche questa volta dalle persone più anziane e con fragilità e dalle case di riposo, in modo da mettere al sicuro innanzitutto la popolazione più sensibile. Seguiremo criteri molto simili a quelli che ci guidano per la campagna antinfluenzale che, come ogni anno, partirà tra fine ottobre e inizio novembre».