Coronavirus Ravenna: per Falcinelli "il virus non è vinto"

Ravenna

RAVENNA. Il presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna, Stefano Falcinelli, invoca pazienza e gradualità. «Mi sembra – analizza – che in qualche caso si sia abbassata troppo la guardia». Ad alcuni giorni dall’allentamento del lockdown, Falcinelli rimarca l’importanza del mantenimento di cautele, distanziamento e protezioni sin qui adottate. Da febbraio i medici sono in campo per sconfiggere il covid-19 e dopo settimane molto difficili si intravedono segnali incoraggianti. L’inversione di tendenza è manifesta e deve essere mantenuta.

Dottore, in questo momento quanto è importante mantenere atteggiamenti responsabili?
«Comprendo il desiderio delle persone di tornare alla normalità dopo settimane di rinunce e limitazioni, ma la battaglia contro il virus non è ancora vinta. Abbiamo bisogno psicologicamente e anche economicamente di riaprire e tornare alle nostre attività, ma dobbiamo guardarci dal forte rischio di nuovi contagi. Tutto ciò che è stato autorizzato a ripartire, deve farlo in massima sicurezza».

Cosa può fare la differenza nella lotta al virus?
«Prima di tutto i comportamenti individuali. Vedo ad esempio che molte persone, pur avendo la mascherina, non la indossano o lo fanno nel modo sbagliato. Per essere efficace deve coprire naso e bocca. Bisogna inoltre mantenere le distanze di sicurezza. Più che portare i guanti, consiglio di lavarsi frequentemente le mani. I guanti possono dare una sensazione di falsa sicurezza, portando la persona a stare meno attenta. I comportamenti corretti, di cui tanto parliamo da fine febbraio, devono essere mantenuti».

La riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri è vincolata a rigide disposizioni. È la scelta corretta?
«Capisco le preoccupazioni di chi ha un’attività, ma senza il rispetto delle distanze di sicurezza è impossibile pensare di riaprire. Il virus non ci pone alternative. Per un po’, con mio grande rammarico, dovremo scordarci tavolini e sedie ravvicinate in bar e ristoranti. La riapertura delle attività deve rispettare le norme di sicurezza».

Lei coglierà l’occasione della riapertura di alcune attività prevista per la prossima settimana?
«Ho già prenotato il taglio dei capelli. Mi hanno assicurato al telefono che hanno adottato le precauzioni richieste, per cui non ravviso alcun problema. Tornerò presto, con mia grande gioia, anche al ristorante e mi aspetto un analogo rispetto delle regole. La sicurezza del cliente sarà d’ora un poi un fattore premiante: le persone prediligeranno i luoghi in cui si sentiranno tutelate».

Quando ci accorgeremo se gli atteggiamenti, che teniamo oggi, non sono corretti?
«Siamo di fronte a un virus insidioso che manifesta i sintomi anche a distanza di due settimane. Questo complica molto l’azione di contrasto. Il mio invito è di lasciare passare anche tutta la prossima settimana con tutte le cautele del caso. Poi saremo in grado di fare una prima valutazione corretta di come stia evolvendo la situazione dopo il lockdown».

C’è molta impazienza di tornare a vedere gli amici, alcune indiscrezioni dicono che potrebbe essere permesso già dalla prossima settimana. Quali regole dovremo seguire?
«È chiaro che prima o poi potremo incontrare i nostri amici, ma senza scordarci le regole di prevenzione del contagio. Quindi evitiamo baci e abbracci ma pensiamo a una chiacchierata rispettando i distanziamenti. Insisto sul principio della gradualità».

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