Coronavirus, a Ravenna tornelli e termoscanner per Cre e calcetto

Ravenna

RAVENNA. Al centro sportivo Aquae di Porto Fuori si studiano le nuove frontiere per praticare lo sport in sicurezza: tornelli dotati di termoscanner per registrare le temperature corporee agli ingressi, registrazione di orari di arrivo e uscita dell’utenza e presenza sanitaria all’interno della struttura. «Siamo pronti a investire nella sicurezza - dice Gianluca Lanigra, titolare del centro - soprattutto in vista degli ormai prossimi centri ricreativi estivi durante i quali, ogni anno, accogliamo oltre 600 tra bambini e bambine. In attesa delle disposizioni delle autorità, ci stiamo attrezzando e sono allo studio varie ipotesi per svolgere anche quest'estate le attività per i più piccoli. Fare sport significa curare la propria salute e, nei limiti che ci saranno imposti, intendiamo fare di tutto per garantire i centri estivi e le attività dei numerosi sportivi che frequentano la nostra struttura per, tra le altre discipline, calcio e calcetto, tennis, pallavolo e nuoto».

Centri estivi in sicurezza
Aquae al momento è chiuso per le disposizioni vigenti in merito all’emergenza Covid-19, ma sono in corso i lavori di riorganizzazione: «Normalmente in questo periodo sono già aperte le iscrizioni per i centri estivi - dice Lanigra – e in questi giorni stiamo ricevendo numerose telefonate da genitori che chiedono informazioni. Siamo in attesa di conoscere dalle autorità più precise disposizioni che mi auguro possano giungere entro il 4 maggio. Di norma i Cre incominciano nella seconda settimana di giugno. Sarà un’estate particolare in cui le famiglie potrebbero avere meno giorni di ferie e, quindi, una maggiore necessità di iscrivere i propri figli ai centri estivi. Siamo impegnati per offrire un percorso sportivo in massima sicurezza per i bambini e gli educatori. Ovviamente dovremo studiare formule innovative con gruppi meno numerosi, attività diverse e un continuo monitoraggio dei presenti. Pensiamo, inoltre, a una sanificazione mirata di tutti gli ambienti, a turni scaglionati per i pranzi e le merende, alla registrazione della temperatura in entrata e in uscita grazie ai tornelli e, qualora dovesse emergere la necessità, saremo in grado di risalire ai contatti tra chi svolge le diverse attività. Naturalmente ciò che vale per i centri estivi, sarà applicato per le normali attività sportive. Chi verrà, ad esempio, a giocare a calcetto con gli amici sarà sottoposto ai medesimi controlli e avrà la certezza di entrare in un ambiente controllato».

Investimenti necessari
Aquae si proietta, così, in una nuova dimensione dello sport: «Purtroppo gli esperti dicono che ci aspetta una nuova fase che prevede la convivenza con il virus - commenta Lanigra -. Il nostro centro vuole offrire un’opportunità seria per chi non intende rinunciare allo sport. Sono consapevole che per fare questo sono necessari investimenti importanti. Noi li sosterremo nella convinzione che lo sport è un momento irrinunciabile per la salute e benessere».

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