Sono 11 le studentesse del liceo artistico Nervi Severini che usufruiscono del congedo mestruale introdotto a inizio dello scorso gennaio dalla scuola. La novità è stata immediatamente recepita da alcune ragazze che hanno fornito all’istituto la certificazione necessaria per il riconoscimento della dismenorrea. Quest’ultimo è il termine medico con cui vengono indicati i dolori associati al ciclo mestruale. In alcuni casi, si tratta di un problema debilitante che può interferire con le normali attività quotidiane.
I numeri della scuola
La misura introdotta per prima a livello nazionale dal liceo ravennate offre la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni al mese, senza che tali giorni siano calcolati tra quelli che devono essere considerati per la validità dell’anno scolastico. L’istituto ravennate conta circa 850 studenti, di cui il 70% è composto da ragazze. La componente femminile è di poco inferiore alle 600 unità e sta usufruendo del congedo mestruale circa l’1,8% del totale.
«L’adesione all’iniziativa è stata subito alta – spiega il dirigente scolastico dell’istituto – e non escludiamo che i numeri possano ulteriormente aumentare, visto che quando è stato effettuato un sondaggio iniziale all’interno della scuola avevamo ricevuto 16 segnalazioni di questa problematica. La novità comunque è stata ben recepita e vedremo, alla fine dell’anno, i numeri complessivi. Verificheremo il numero di assenze e, nel caso in cui una studentessa dovesse avere effettuato assenze per più di un quarto del monte ore annuale, allora andremo a controllare quante di queste sono dovute alla dismenorrea. Naturalmente è indispensabile la certificazione medica. Siamo di fronte a un’ipotesi molto remota, visto che il controllo scatterebbe con un equivalente di due mesi di assenza. Comunque siamo soddisfatti di avere portato avanti un’istanza culturale, rispondendo a un bisogno manifestato dal corpo studentesco. Abbiamo riconosciuto un diritto, sfatando anche il tabù per colpa del quale si è sempre parlato pochissimo delle mestruazioni».
Dradi sottolinea che «le decisioni in merito al riconoscimento della carriera alias e del congedo mestruale sono state concepite in relazione a problemi esistenti nella scuola e a istanze presentate dalla scuola, senza alcuna pretesa di fare politica. Detto questo, fa ovviamente piacere vedere che i nostri provvedimenti rappresentano motivo di interesse anche per altri. È inoltre un modo, sotto il profilo culturale, di tentare un’innovazione sul piano dei diritti civili».
Il liceo artistico ha tracciato una nuova strada a livello nazionale: «Abbiamo ricevuto molte richieste di chiarimento da parte di altre scuole, di studenti, di rappresentanti di istituto. Da Torino a Roma si sono messi in contatto con noi per capire come avevamo operato e cosa avevamo previsto di concreto. Fa piacere che questa iniziativa possa essere esportata anche in altre realtà». RO.ART