Cesenatico, spiagge e salvataggio, il sindaco Gozzoli si arrabbia con Salvini e la Lega ribatte: “Il ministro non c’entra nulla”

Cesenatico
  • 02 ottobre 2024

Niente ombrelloni in autunno senza salvataggio. A Cesenatico il sindaco Gozzoli si arrabbia con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini (“Ci troviamo davanti all’ennesima normativa nazionale calata dall’alto senza tenere conto della specificità dei territori”) e la Lega ribatte attraverso il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

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“Salvini non c’entra, Gozzoli vive sulla Luna”

“Gozzoli vive sulla Luna, basta con le fake. Il sindaco di Cesenatico - scrive Morrone in una nota - arriva ultimo e dimostra di non leggere o di non comprendere circolari e documenti, ma anche le notizie stampa. Questa mattina l’ennesima pessima figura di Gozzoli che ribalta sul ministro Matteo Salvini responsabilità inesistenti. Tipico degli amministratori piddini più abituati alla guerra contro l’avversario, anche da ruoli istituzionali, che a trovare soluzioni per i propri concittadini. Le Capitanerie di porto-Guardie costiere del Paese hanno diffuso un’integrazione all’ordinanza di sicurezza balneare 2024 sulla base del dispaccio nr. 113761 del 27 agosto 2024 del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto in materia di organizzazione del servizio di assistenza e salvataggio. Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto fa capo dal punto di vista funzionale al ministero delle Infrastrutture, oggi guidato da Salvini, ma su temi come quello del salvataggio di vite umane applica norme di carattere generale che esulano dal piano politico. Il ministro, quindi, in questa vicenda non solo non c’entra nulla ma il tirarlo in ballo a sproposito, per puro pregiudizio ideologico, la dice lunga sul livello di scadimento del Pd locale. L’appello a sindaci e assessori è di informarsi meglio e di sollecitare gli attori del territorio, a partire dalla Regione, a individuare soluzioni costruttive. La questione, malgrado le inutili sparate di Gozzoli, è concreta e la si deve affrontare con serietà non sparando a casaccio. Dovrebbero essere le amministrazioni regionale e comunali a stabilire le regole, a prevedere quali servizi siano possibili mantenendo i canoni di sicurezza e ad assumersene le responsabilità, sulla scorta delle norme esistenti, senza scaricare tutto sui singoli concessionari balneari. Il gioco allo scaricabarile degli amministratori del Pd provoca solo danni ai comuni amministrati”.

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