In romagna un'estate di alluvioni e giornate tropicali, ma il mare resiste: "Buona condizione ambientale"

Il mare Adriatico è in salute. I grandi timori di inizio estate sono stati fugati. L’Adriatico è stato in grado di assorbire velocemente l’onda d’urto prodotta dall’alluvione. L’ultimo bollettino della struttura oceanografica Daphne, conferma una buona qualità delle acque. Ancora una volta, tutti i tratti romagnoli sono risultati balneabili e con acque trasparenti. «Perdurano condizioni positive per il nostro mare – dice la dirigente responsabile della struttura, Cristina Mazziotti -. Il caldo insistente non ha compromesso i dati delle acque, sebbene in questo periodo presentino temperature massime anche superiori ai 28 gradi che sono diventate tipiche degli ultimi anni. Per il 2023, da maggio a oggi, l’unico periodo di criticità è stato registrato nel post- alluvione quando dai fiumi si è riversata in mare un’enorme quantità di acqua dolce e fango. Abbiamo vissuto giornate difficili, soprattutto nel Ravennate, ma poi la situazione si è normalizzata nel giro di poche settimane». Daphne ha pubblicato ieri il report degli ultimi giorni. I dati riguardano informazioni sintetiche sullo stato del mare da 500 metri dalla costa fino a 20 chilometri al largo. La novità di quest’ultima settimana è rappresentata dal numero crescente di meduse in acqua: «Siamo di fronte a un fenomeno fisiologico per il periodo e non dobbiamo preoccuparci – commenta Mazziotti – tanto più che quasi tutte le tipologie di meduse riscontrate sono innocue per l’uomo». Il report parla di organismi gelatinosi non urticanti appartenenti al gruppo degli Ctenofori, specie Mnemiopsis leidyi e meduse quali Rhizostoma pulmo, Cotylorhiza tuberculata e Carybdea marsupialis. «Solo quest’ultima - spiega la dirigente di Daphne – è urticante». Il bollettino sottolinea che perdurano buone condizioni ambientali simili a quelle del precedente monitoraggio. Solo nella zona più settentrionale e strettamente costiera, più a nord rispetto ai lidi ravennati, si osservano valori di clorofilla "a" più elevati e una minor trasparenza della colonna d'acqua dovuti alla presenza di fitoplancton in particolare Chaetoceros spp. e Cyclotella spp.