Rimini, pestato a sangue in hotel: al setaccio le telecamere

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Telecamere al setaccio in viale Regina Elena, terra di confine del nuovo Bronx di Rimini. È una delle primissime attività messe in atto dagli investigatori della Squadra mobile della Questura di Rimini, impegnati nell’indagine sul feroce pestaggio che ha visto come vittima un 45enne napoletano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e della giustizia riminese, ridotto in fin di vita 72 ore fa da una squadraccia punitiva che lo ha raggiunto e massacrato di botte, nell’hotel dove soggiorna da un po’ di tempo. L’acquisizione delle immagini delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza si spera infatti possano dare un importante indirizzo alle indagini, proprio come avvenuto per l’altro grave episodio di sangue consumatosi nella stessa zona con l’accoltellamento questa estate di un operaio e di due suoi amici, colpevoli di aver difeso una giovane donna. Riscontri fondamentali anche perché il ferito continua ad essere ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva del Bufalini dov’è stato trasferito dopo l’improvviso aggravamento delle sue condizioni, e non è in grado di parlare. È comunque molto improbabile che al suo risveglio punti il dito accusatore contro qualcuno. La squadraccia di picchiatori entrata in azione, oltre ad essere probabilmente composta da personaggi venuti da fuori, dà l’idea di essere il braccio armato di un’organizzazione che sta rivendicando spazi nel mondo della criminalità riminese. Una delle tante bande che ormai ciclicamente cercano di mettere le mani sulla città.

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