Ravenna, svolta Itis nella formazione: studenti contrattualizzati

L’anno scolastico all’Itis Baldini si apre con una novità: 23 studenti, 18 ragazzi e 5 ragazze delle due classi IV del corso di Elettrotecnica, diventeranno apprendisti con un contratto di primo livello, in 13 aziende del territorio. Un’esperienza unica in Romagna ideata dal coordinatore del corso di Elettrotecnica, Andrea Mirri. «Sulla scorta di un’esperienza precedente con Eni ed Enel abbiamo pensato di costruire per i ragazzi interessati un percorso formativo doppio, uno fornito dalla scuola e uno maturato in un’azienda convenzionata con il nostro Istituto, tutelato da un contratto. Dal 18 settembre ogni lunedì i ragazzi si presenteranno in azienda infatti con un contratto di lavoro regolare da apprendisti e svolgeranno la loro giornata affiancati da un tutor per due anni. Dopo il diploma possono concludere l’apprendistato della durata di tre anni e vedere in seguito il contratto diventare a tempo indeterminato con l’assunzione vera e propria». Un percorso nuovo costruito da zero non senza difficoltà organizzative, con il professor Mirri nelle vesti di coordinatore dell’iniziativa proposta agli studenti e alle famiglie nello scorso mese di febbraio, mentre era in corso la ricerca delle aziende aderenti. Dal mese di luglio dopo il colloquio con le aziende e la redazione del piano formativo si è giunti alla convenzione e alla firma del contratto. L’apprendistato di 370 ore, oltre alle giornate scolastiche del lunedì, si svolgerà anche nel corso delle vacanze natalizie, pasquali e in periodi definiti nel corso dell’estate. I ragazzi delle due IV che hanno deciso di non aderire, su un totale di 42 in 19 seguiranno invece i percorsi formativi, un tempo noti come alternanza scuola-lavoro, ricompresi in alcune settimane. «Molto spesso le aziende si rivolgono alla scuola in cerca di personale – racconta Mirri - in questo modo i ragazzi capiscono cosa vuol dire lavorare e le responsabilità che questo comporta. Al termine dell’esperienza non c’è nessun obbligo di rimanere in azienda, ma pensiamo possa essere un’opportunità. Le convenzioni che abbiamo siglato con le aziende impongono che i ragazzi siano impiegati in attività legate al profilo per cui si stanno formando a scuola. Nessuno farà fotocopie o mansioni diverse dalla figura dell’elettrotecnico, per capirci». Le aziende che hanno aderito sono 13 tra Ravenna, Russi, Lugo, Fusignano, Alfonsine, tutte legate alla progettazione di impianti elettrici, alle fonti rinnovabili e al fotovoltaico; all’automazione, alle macchine per lo smistamento della frutta o per il confezionamento delle rotoballe.