Il Pd presenta le proprie candidature con anticipo rispetto al termine del 22 agosto, mentre nel centrodestra e nel neonato terzo polo sono giorni frenetici. Poche le certezze, ma spuntano alcune novità come la possibile candidature dell’ex vicesindaco repubblicano Giannantonio Mingozzi con Calenda e Renzi.
Terzo polo
Il neonato accordo fra Italia Viva, Azione e Pri per la creazione del terzo polo deve ora essere calato sui territori, con il partito di Renzi più concentrato sulle liste in Toscana e Azione all’opera sull’Emilia Romagna. Solo ufficiosi e non ufficiali tutti i nomi: da Richetti, che appare ovunque, fino (come detto) a Giannantonio Mingozzi, uomo di lungo corso nell’Edera e nell’amministrazione comunale. Nelle file di Azione c’è la disponibilità del coordinatore provinciale Filippo Govoni e di Chiara Francesconi, uscita dalle fila del Pri per approdare al partito di Calenda, ma al momento tutto è in via di definizione. Dal coordinatore di Iv Roberto Fagnani non arriva invece la disponibilità a una candidatura, si dice piuttosto disponibile ad occuparsi della neonata coalizione, in vista delle competizioni regionali e amministrative. Stesso discorso per Eugenio Fusignani, vicesindaco e segretario provinciale del Pri. «Siamo a disposizione, aspettiamo di sapere se il partito nazionale, aspettiamo di sapere cosa ci verrà chiesto. Io non sono disponibile, voglio dedicarmi a un progetto politico di prospettiva, noi non siamo l’ago della bilancia, siamo il centrosinistra. Affidare due terzi del parlamento a una maggioranza è un pericolo per la costituzione. Le forze intermedie sono molto importanti in chiave nazionale per fare argine contro derive presidenzialiste».
Centrodestra
Lavori frenetici anche nel centro destra dove Fratelli d’Italia appare più vicina alla meta mentre si susseguono incontri a Roma. Ad oggi i collegi uninominali di Ravenna, dati dai sondaggi contendibili, appaiono appannaggio di Fratelli d’Italia, con il coordinatore e capogruppo in consiglio comunale Alberto Ferrero che ha dato la propria disponibilità a correre. Chiunque sarà il candidato incrocerà sulla propria strada le dem Ouidad Bakkali e Manuela Rontini. Un gioco ad incastri che al momento vuole il collegio uninominale della Camera di Forlì Cesena assegnato a Fi e quello del Senato a un centrista della formazione di Toti, Lupi e Brugnaro, Noi Moderati. Quadro che si chiude con Rimini assegnato alla Lega, con il parlamentare Jacopo Morrone dato capolista nel collegio plurinominale della Camera. Ma nulla è certo e ancora molto può cambiare.
Parlamentarie
Infine per i 5Stelle le parlamentarie, hanno assicurato a Conte le candidature dei fedelissimi da inserire in posizioni sicure, per le autocandidature invece dal sito del movimento si apprende che: «L’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni». Nell’elenco degli aspiranti ci sono i ravennati Alessio Lombardi, 34 anni, per la Camera, Anastasia Ruggeri e il cervese Davide Grossi per il Senato.