Ravenna, niente classi del Liceo Artistico alla Mordani

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L’ipotesi di una succursale del liceo Nervi Severini in un’ala della scuola primaria Mordani tramonta prima di prendere corpo. Da qualche giorno voci in tal senso si rincorrevano nei corridoi e nelle chat della comunità scolastica alimentando contrarietà e apprensione, ma la rassicurazione arriva dall’assessore alla scuola Fabio Sbaraglia.

La schiarita

«Abbiamo fatto un incontro preliminare, presente anche una rappresentanza del Mordani, per valutare eventuali criticità nell’utilizzo di spazi vuoti. Criticità che sono emerse e così l’ipotesi è tramontata subito. Esiste il tema della distribuzione delle sedi scolastiche che sta caricando il secondo ciclo e si sta allentando sulle primarie. Rimane alta la priorità per Comune e Provincia di arrivare alla soluzione dei problemi di spazio che vive il liceo artistico, per questo stiamo valutando altre opzioni».

Una decisione che arriva prima della contrarietà espressa del consiglio d’istituto del Mordani. Per il liceo e per il Mordani sono state settimane di attesa, da una parte il primo fatica a garantire attività didattiche e laboratoriali ai propri studenti dall’altra nella scuola tra genitori e insegnanti si era diffusa la notizia della possibilità di accogliere al proprio interno alcune classi di liceali. La previsione era quella di concedere in uso 4 aule al primo piano, con accesso separato dalla scala antincendio del giardino e un muro interno che esclude contatti con il resto della scuola. Le maggiori preoccupazioni condivise fra insegnanti e rappresentanti di classe erano legate all’uso comune del giardino: «Ci lascia interdetti – racconta un rappresentante di classe - l’idea dell’utilizzo comune del cortile, con una situazione promiscua tra bambini e adolescenti e un gap generazionale che non si è mai visto».

Il problema

Resta comunque l’urgenza del liceo artistico di trovare nuovi spazi per i suoi 900 studenti; la sede del Severini con aule piccole rispetto al numero di alunni per classe a breve sarà interessata da un cantiere di ristrutturazione che toglierà per almeno 15 mesi altri spazi vitali. Dopo un avviso pubblico la Provincia sembrava aver trovato un edificio adatto, ma la soluzione non è andata a buon fine. La succursale per motivi logistici dovrebbe essere individuata tra le due attuali sedi, ovvero via Tombesi Dall’Ova e via Pietro Alighieri. Ora la palla passa alla Provincia e al Comune con il liceo artistico in attesa di conoscere dove e quando potrà garantire migliori condizioni per le attività didattiche ai propri studenti.

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