Ravenna, la rivoluzione gentile della Bakkali da record

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Nessuno come Ouidad Bakkali, è lei la più votata per il nuovo consiglio comunale a Ravenna. Dopo due mandati da assessora, la Bakkali si è presentata alle amministrative raccogliendo 986 preferenze. Il successo personale va di pari passo con l’affermazione del Pd e la rielezione a sindaco di Michele de Pascale. «Sono molto soddisfatta per il consenso ottenuto dalla coalizione a sostegno di De Pascale - dice Bakkali -. Gli elettori hanno premiato il lavoro svolto negli ultimi cinque anni. A livello personale, questo risultato è per me inaspettato. Ho cercato di proporre formule nuove a livello comunicativo. Ci siamo concentrati sull’utilizzo dei social con l’obiettivo di fare arrivare i contenuti, evitando semplificazioni». La campagna elettorale di Ouidad Bakkali è stata scandita dai “Te da me”, nel corso dei quali ha incontrato a casa propria diversi cittadini con idee e progetti. La cerimonia del tè è divenuta per Bakkali un punto d’ascolto: «Sono stati momenti preziosi – commenta -, con incontri a uno a uno al termine dei quali veniva elaborato un testo. È stata una bella sfida. Abbiamo dimostrato che non è vero che le persone non vanno oltre a un tweet; il sito e i racconti degli incontri sono stati letti da tantissime persone. Sono emersi temi importanti come salute, educazione, innovazione, economia circolare, imprenditoria femminile. Ogni ospite ha portato la propria storia e con essa un pezzo di mondo. Io ho ascoltato e mi sono fatta guidare dalla frase che abbiamo scelto per la mia campagna elettorale: “Le cose che abbiamo in comune”. Sono voluta partire dai punti di contatto tra le persone, prendendo così le distanze dall’altra parte politica, condizionata da una destra che si sofferma e rimarca sempre le divisioni e le differenze».

Le amministrative del 2021 saranno ricordate per il record negativo di votanti, solo il 54% degli aventi diritto: «L’astensionismo si è manifestato anche a livello nazionale – dice Bakkali -. La pandemia ha lasciato diverse fratture nel Paese di fronte alle quali i cittadini chiedono una politica più seria e coraggiosa, troppo spesso c’è chi ha inseguito consensi su temi pericolosi come i vaccini. La riflessione deve essere affrontata anche a livello locale. I ravennati hanno mandato un messaggio: così non va. Credo che uno dei problemi sia stato la frammentazione delle proposte. La moltiplicazione dei candidati a sindaco ha creato confusione e non è un caso che sia stata premiata la coerenza della coalizione a sostegno di De Pascale».

Chiediamo a Ouidad Bakkali come vede il suo futuro in politica: «Come sempre farò un passo alla volta. Continuerò a dedicarmi alla politica con passione, nella mia comunità e all’interno del Partito Democratico. Ci sono temi a me particolarmente cari come l’educazione, l’infanzia, i diritti delle donne dove vedo tanti giovani impegnati e coinvolti».

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