Ravenna, gli artigiani: "Il Candiano ha bisogno di un bypass"

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Avevano espresso a più riprese critiche e riserve sul piano urbanistico generale e ora dalle associazioni dell’artigianato e delle piccole imprese manifatturiere arrivano in forma condivisa le osservazioni allo strumento, che il Comune vorrebbe approvare nel 2023. «Il Pug deve garantire la qualità del territorio, un suo accrescimento eco sostenibile, ma non può e non deve essere uno strumento che limita lo sviluppo economico». Un principio sul quale le associazioni chiedono una correzione di tiro: dal riconoscimento di maggiori incentivi per riqualificare in centro storico ma anche per le aziende fuori città che intendono crescere, a una nuova definizione degli indici edificatori. Ma a preoccupare è anche la poca attenzione al sistema che ruota attorno alla portualità.

Il Bypass

«L’attraversamento del canale Candiano è una priorità. Già oggi il ponte mobile è utilizzato da oltre 30 mila mezzi al giorno e quindi in una previsione futura di sviluppo del porto con l’aumento del traffico per il trasporto delle merci non può essere secondaria la realizzazione del Bypass del canale, evitando il transito dei mezzi pesanti in via Trieste e in prossimità del centro cittadino e alleggerendo anche tutto l’asse viario della Classicana». A firmare il documento con le osservazioni al Pug Giuseppe Mario Ghetti di Confartigianato, Marcello Monte di Cna e Rachele Morini di Confimi Romagna a presentarne i contenuti e le priorità ieri: Andrea Alessi di Cna, Federico Marangoni di Confimi Industria Romagna e Antonello Piazza di Confartigianato. Il Piano ignora e quindi in futuro dovrà tenere conto del progetto della Regione per la Zona Logistica Semplificata, che prevede per Ravenna e il porto importanti aree di espansione logistica – produttiva.

Le osservazioni

Le centinaia di osservazioni presentate da cittadini, ordini e organizzazioni di rappresentanza sono la prova per gli artigiani che nella redazione del Pug non tutto è filato liscio, nonostante i percorsi di partecipazione avviati. «Il Pug deve essere flessibile e aperto - avverte Alessi Cna - auspichiamo una fase sperimentale per traghettare il sistema economico dalla vecchia a nuova pianificazione. Occorre uno strumento che non ingessi il territorio e che sappia adeguarsi ai cambiamenti». Per Piazza di Confartigianato serve un ripensamento sugli indici edificatori, sostituiti dal Quea, un sistema che misura la qualità urbana ecologica ambientale. «Fra i requisiti necessari per avere premialità nelle riqualificazioni mancano la produzione di energia, l’antisismica e il risparmio energetico. Per il recupero degli edifici in centro storico come per quelli fuori città non ci sono incentivi per avere immobili più performanti. Ricordo che a oggi, mentre discutiamo del piano non abbiamo ancora visto il regolamento urbanistico».

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