Ravenna, Banksi e Longhi al Mar che apre nuovo ingresso
A poche settimane dalla riapertura, il Museo d’Arte della Città presenta il riallestimento di una parte delle collezioni permanenti e due acquisizioni: “Il lanciatore di fiore” (Flower thrower) di Banksy e un olio su tela della pittrice cinquecentesca Barbara Longhi.
In più il museo per la prima volta apre un secondo accesso dai giardini pubblici, attraverso la rinascimentale Loggetta lombardesca. Le opere in mosaico presenti al piano terra verranno ricollocate all’interno dell’edificio museale e in questo modo cittadini e turisti potranno attraversare la Loggetta e il chiostro, ora vuoto, per visitare le esposizioni permanenti e le mostre oppure per allungare la passeggiata per raggiungere via di Roma e il cuore della città storica. Era dall’inizio del Novecento, quando si svolgeva la fiera di maggio e altre manifestazioni che la Loggetta non veniva aperta in forma stabile.
Le acquisizioni
Mentre volge al termine la mostra dedicata all’opera del grande fotografo Paolo Roversi, prorogata fino al 6 giugno, entra a far parte della collezione di arte contemporanea la serigrafia realizzata in 300 copie di una delle opere più note di Banksy, apparsa per la prima volta a Gerusalemme nel 2004. L’opera che ritrae un palestinese che sta per lanciare un mazzo di fiori ha un valore di 600mila euro e rimarrà al museo grazie a un comodato di lungo periodo rinnovabile ogni 5 anni. Lo stesso soggetto è stato realizzato più volte dall’artista in altre città, tanto che la società che cura i diritti dell’artista nel 2014 ha deciso di tutelare l’opera registrandone l’immagine.Nella sezione contemporanea trovano una nuova collocazione l’opera di Mirko “Prigione” e la scultura in terracotta attribuita dalla conservatrice del museo Giorgia Salerno a Emilio Greco. La seconda acquisizione vede il ritorno in città di un olio su tela, la “Sacra famiglia con San Giovannino e Santa Elisabetta” di Barbara Longhi, acquistato all’asta nel 2020. L’opera va ad arricchire le stanze dedicate alla pittrice ravennate e ad altri esponenti della famiglia Longhi.
Il museo che cambia
Ad inaugurare ieri il nuovo ingresso e il riallestimento il sindaco Michele De Pascale, il presidente del Mar Mauro Brighi e l’assessora alla cultura Elsa Signorino che ha ricordato l’impegno nella riapertura, del direttore Maurizio Tarantino. «Mi chiedo come è stato possibile tenere così a lungo chiuso questo ingresso – afferma il sindaco De Pascale – si tratta di uno spazio non solo pensato per accogliere i cittadini ma per divenire luogo di scambio, dialogo e partecipazione, sempre vivo, aperto, un elemento identitario attraverso il quale una comunità cresce e crea opportunità per tutti».Commentando la riapertura del museo che in settembre proporrà la mostra dantesca “Un’epopea Pop” l’assessora Signorino ricorda: «La cultura non si ferma. Il Mar non è un museo per pochi, ma un luogo di eventi espositivi, di produzione e di esperienze in grado di arricchire la città. Il nuovo ingresso guarda la Darsena di città che stiamo riqualificando».