Ravenna, Adastra rilancia la Sirio Spa: investimento da 12 milioni

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Mentre fallisce la Sirio Holding, un nuovo attore si staglia nel futuro della Sirio spa, società di ristorazione con sede a Ravenna. E’ il gruppo Adastra, che ha sottoscritto un aumento di capitale di 12 milioni per consentire una continuità al piano di concordato riguardante proprio la Sirio spa. E che quindi è nelle condizioni di dare un nuovo futuro ai numerosi asset in capo all’azienda ravennate. «Ora che si prospetta un nuovo piano industriale, auspichiamo un coinvolgimento. Perché per i lavoratori, in una realtà che nella sua sede romagnola non è mai stata sindacalizzata, vogliamo costruire un futuro». A parlare è Cinzia Folli, segretaria provinciale della Filcams Cgil, che interviene all’indomani della notizia del fallimento di quella che era la società madre del colosso della ristorazione. Una giornata durante la quale fa sentire la propria voce anche l’amministratore giudiziario Fausto Maroncelli, che conferma quanto anticipato ieri su queste colonne, ovvero che «Sirio spa e Sirio Holding srl sono due società completamente distinte tra loro» ed ora «grazie all’intervento nel capitale di Adastra, Sirio spa è società solida che sta proseguendo il proprio percorso di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale». Una vicenda, pertanto, quella della Holding che un tempo controllava la Sirio spa che «non interferisce minimamente con il percorso di ristrutturazione, in continuità, della Sirio spa». Tanto che per il concordato preventivo è stata convocata, per il 24 gennaio prossimo, l’adunanza dei creditori che, afferma Maroncelli, porterà «all’approvazione della proposta e quindi alla successiva omologa del concordato». E’ datata 27 ottobre 2022 l’assemblea straordinaria della Sirio spa nella quale, previo azzeramento del capitale sociale allo stato detenuto dai precedenti soci, Adastra aveva sottoscritto l’aumento di capitale assumendo così l’impegno, a intervenuta omologazione del concordato preventivo, di coprire le perdite e di ricostituire il capitale sociale, apportando nuova finanza per un importo complessivo 12 milioni di euro. Una operazione che, osserva l’amministratore giudiziario, dà «esecuzione al piano di concordato e consente l’integrazione operativa e industriale tra le due realtà, Sirio spa e il gruppo Adastra». Una fase che ora, secondo Cinzia Folli di Filcams, «deve vedere un confronto, visto che Sirio, fino alla fase del Covid, aveva proceduto a varie acquisizioni, facendo probabilmente un passo più grande rispetto alla propria gamba. La frenata data dalla pandemia certo ha complicato le cose, ma ora nel settore i numeri sono tornati importanti, nonostante le criticità dovute ai costi energetici». Per questo, per un gruppo che via via aveva portato Burger King a Ravenna, oltre a detenerne uno a Rimini, si era specializzato nei punti di ristoro negli ospedali (sua la gestione dei bar nei nosocomi Morgagni di Forlì, Bufalini di Cesena e Santa Colomba a Savignano), oltre ad altri locali, soprattutto in Romagna, ora i sindacati auspicano «un confronto sul progetto industriale – conclude Folli –. Spesso abbiamo visto risanamenti sulle spalle dei lavoratori, stavolta vorremmo non fosse così».

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