Mondo antico, il festival riminese si interroga sul consenso

Prosegue a Rimini il Festival del mondo antico, la rassegna culturale nata dalla collaborazione del Comune di Rimini con la società editrice Il Mulino e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna. La XXIV edizione, iniziata il 6 luglio e programmata fino al 31, ha come tema “Consenso / Con-senso. Propaganda e potere dall’antichità a oggi”. L’obiettivo è quello di ricostruire, grazie ai vari ospiti, il cambiamento del concetto di consenso e le strategie messe in atto dai governanti, le élite e i media per acquisire il favore del popolo. Tutto questo attraverso un continuo rimando tra passato e presente, passando per figure storiche come Ottaviano Augusto, Mussolini, Carlo V e Napoleone, toccando la religione, il medioevo e l’età moderna, per poi giungere alla contemporaneità. Oggi all’Arena Francesca da Rimini parlerà alle 21.30 Ivano Dionigi, introdotto da Valeria Cicala, trattando di “Parole che uccidono, parole che salvano”. A partire dal suo libro appena uscito “Benedetta parola”, il docente, ex rettore di Bologna, propone una riflessione che ruota attorno alla potenza della parola, segno distintivo dell’uomo e da sempre un vero e proprio phármakon (che in greco indica sia “medicina” sia “veleno”), ma ormai ridotta unicamente a chiacchiera e merce qualunque, essendosi rotto il patto tra parole e cose. Si richiama quindi la necessità di un’ecologia linguistica che ristabilisca questo legame, ponendo un freno a questo squilibrio, e ci renda capaci di capirci e leggere il mondo, ricollegando la parola alla sua dimensione storica e temporale. Il 24 luglio invece, sempre alla stessa ora e luogo, ci sarà la conferenza “Europa e consenso” di Paolo Rumiz, introdotto da Laura Fontana, mentre il 27 David Ekserdjian, presenterà “La pala d’altare: artisti, mecenati e pubblico”, con l’apertura di Giovanni Sassu. Domenica 31 luglio “Il consenso nella stampa italiana, oggi” sarà l’argomento del dialogo tra Filippo Ceccarelli e Paolo Pagliaro, che ha da poco pubblicato “Cinque domande sull’Italia. I dilemmi di un paese inquieto”, una serie di riflessioni di attualità, a partire dal “punto” che tiene ogni sera a “Otto e mezzo” sul La7. Oltre alle conferenze, un certo spazio è destinato alla presentazione di libri, tutti alle 18.30 al Lapidario del Museo della Città. Oggi è la volta de “La guerra dei Parti. Un mito senza fine” di Giovanni Brizzi, in dialogo con Andreas Steiner; il 27 sarà il momento di Maurizio Bettini, con “Romolo. La città, la legge e l’inclusione”, insieme ad Andrea Santangelo. Mentre venerdì 29 Paola Angeli Bernardini, introdotta da Valeria Cicala, parlerà di “Donne e dee nel Mediterraneo antico. Un viaggio nel mito”, testo in cui la filologa approfondisce attraverso fonti antiche e mitiche il rapporto tra il femminile e il mare nostrum. Per chi è interessato a frammenti di archeologia poi, lo stesso giorno alle 21.30, sempre al Lapidario, “Porta Galliana riscoperta”, con Annalisa Pozzi e Marcello Cartoceti, mentre il 27 alle 18 nella sezione archeologica del museo è in programma “Rimini racconta Verucchio”. Oltre a Rimini, anche altri comuni ospiteranno iniziative. Al Museo Archeologico di Verucchio alle 10.30 del 23 luglio “Aristocrazie villanoviane a Verucchio tra paesaggio e rito”; mentre il 25 alle 21 nella Vecchia pescheria di Savignano si terrà la conferenza “Il consenso nel mondo antico”, con Giovanni Brizzi e Nicola Dellapasqua. Infine, il 29 luglio al Museo della Regina di Cattolica, Antonella Prenner tratterà alle 21 il tema “Con-senso, il potere delle donne nell’antica Roma”; e mezz’ora dopo il Musas di Savignano ospiterà il laboratorio “Caccia al tesoro… archeologica!”.

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