Il suo cane fa pipì, lei non pulisce con l'acqua. Multa da 150 euro

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Il cane fa pipì in centro storico, la padrona non interviene per ripulire con un po’ d’acqua e scatta la multa da 150 euro. È successo nei giorni scorsi nel corso di un pattugliamento della polizia municipale che per la prima volta ha applicato il regolamento di polizia urbana sul tema delle deiezioni degli animali e della corretta conduzione dei cani in città. L’obbligo di munirsi di un contenitore d’acqua per detergere le superfici segnate si aggiunge a quello di portare con sé gli appositi sacchetti per la raccolta degli escrementi del proprio Fido, spiacevoli lasciti, che ancora rappresentano un agguato per le suole dei malcapitati passanti. L’articolo 17 del regolamento offre un vero e proprio prontuario per la conduzione degli amici a quattro zampe in aree pubbliche o di passaggio. «La cura del centro storico non passa solo per gli arredi urbani – spiega il vicesindaco Eugenio Fusignani -, ma è fatta anche dai comportamenti, i più disdicevoli sono quelli degli esseri umani. Gli animali non hanno colpe, nel 90% dei casi i conduttori dei cani sono ligi alle regole. Una città che vive anche di turismo ha bisogno di regole che garantiscano la convivenza civile». Rischiano dai 150 ai 450 euro i conduttori che non utilizzano un guinzaglio di lunghezza non superiore a 150 centimetri salvo che all’interno delle aree per lo sgambamento dei cani individuate dal Comune; stessa sanzione per chi porta il cane in area di mercato, di fiera, senza aver applicato la museruola o in aree pubbliche o aperte al pubblico senza avere a disposizione la museruola. La casistica delle sanzioni prosegue nei confronti di persone non in grado di gestire un cane e di coloro che non provvedono ad evitare «comportamenti inadeguati consistenti nell’insudiciamento di beni di proprietà di terzi quali, i muri di affaccio degli stabili, dei negozi, portoni, ingressi, portici, colonnati o i mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via». Il ricorso al sindaco è possibile entro 30 giorni ed è ammesso il pagamento in misura ridotta pari a 150 euro.

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